Natale italo-argentino al Tempio Valdese
Natale italo-argentino! L’Accademia Corale Stefano Tempia chiude il 2018 celebrando un Natale multiculturale con un concerto che vede l’amalgama tra due culture simili ma musicalmente differenti. Come suggerisce il titolo del concerto, “Umami dall’Argentina”, l’appuntamento ha come protagonista principale il gruppo Umami, nato nel 1987 grazie a Massimo Rosada, Marco Salituro e Ugo Guizzardi. La loro esperienza con gruppi folk di Torino attivi negli anni ’70 ha fatto maturare l’idea di dedicarsi alla ricerca e alla diffusione della varie sfaccettature della musica latino americana, concentrandosi maggiormente su quella della regione andina. L’incontro con Miguel Acosta, l’inserimento di Angelo Palma e di Antonello Oggianu, avvenuti successivamente, ha completato il nucleo originario. Trent’anni, dunque, di intensa attività concentrata sulla musica che attinge alla cultura tradizionale e popolare del Perù, Cile, Equador, Colombia e Bolivia.
Il programma della serata si colora dell’atmosfera natalizia. Un concerto variegato e coerente che si apre con il Medley Natalizio composto ed eseguito da Lino Mei, ex docente dei corsi, arrangiatore e compositore dell’Accademia. Prosegue con la musica del compositore argentino Ariel Ramirez, autore che assorbe gli umori dell’animo creolo, del temperamento gaucho, ma studia e lavora a Madrid, poi a Roma e soprattutto a Vienna negli anni ’50 immergendosi nella cultura musicale mitteleuropea. La Misa Criolla è l’emblema di questa esperienza sincretica tra uomini e paesaggi differenti. I ritmi della messa sono quelli della terra di Ramírez mentre il coro, è circondato dai colori strumentali del Sudamerica combinati nei modi più disparati. La parte corale è affidata al Coro dell’Accademia Corale Stefano Tempia, quella solistica ai tenori Filippo Pina Castiglioni, Stefano Gambarino e al baritono Francesco Coppo, mentre la direzione, per la prima volta, sarà assegnata a Francesco Cavaliere, da sempre maestro collaboratore dell’Accademia.
Segue Navidad Nuestra, composizione in linea con la tradizione cristiana utilizzando il canovaccio tramandato da quest’ultima ma ambientato in un ambiente sudamericano. In questo modo Giuseppe e Maria si muovono nelle pampa dei cardi ghiacciati e delle ortiche, i pastori portano al Bimbo basilico e cedrone, timo e alloro, i Re Magi donano un poncho bianco di àlpaca reale e la gioia dell’epifania si propaga col suono di chitarre e grancasse. La serata si conclude con una serie di brani strumentali tratti dal repertorio del folclore argentino. Un concerto all’insegna dell’integrazione di più culture, quella sudamericana nella sua interezza, e quella europea. Chi ascolterà questo concerto apprezzerà il clima di un uomo che ha un costume specifico, ma è senza luogo e senza tempo. Un mistero. Appuntamento a lunedì 18 dicembre ore 21 presso il Tempio Valdese di Torino.