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Incontro per la settimana mondiale per l'armonia interreligiosa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Sabato 4 febbraio 2012, presso la sede dell'UPF Torino - Federazione per la Pace di Via San Donato, si è svolto un momento d'incontro e preghiera interreligiosa in occasione della Settimana Mondiale dell'Armonia Interreligiosa indetta dall'ONU, che ha visto la partecipazione sia di ministri di culto e referenti delle religioni - Cattolicesimo, Islam, fedi orientali, Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, Chiesa di Scientology, Unificazionismo, etc. - sia del pensiero laico.

Uomini e donne, ognuno in rappresentanza della propria fede e pronto ad ascoltare gli altri con rispetto e desiderio di imparare.

Sergio Coscia, consigliere dell'UPF Torino con delega al dialogo interreligioso, ha spiegato brevemente il significato dell'incontro e sottolineato l'importanza del Forum per l'Armonia Interreligiosa, nato un anno fa proprio in occasione della celebrazione della prima Settimana dell'Armonia Interreligiosa.

"Il Forum l'anno scorso è stato capace di unire realtà religiose e laiche diverse nella realizzazione di azioni concrete di pace e sostegno - ha detto - riuscendo a coinvolgere la collettività per le serate di beneficenza realizzate per i terremotati in Giappone, per la Casa Sollievo in Sri Lanka o per il progetto famiglia multi-affido a Rivoli".

Alcuni rappresentanti religiosi hanno inviato i loro saluti, come l'Imam Abdellah Mechnoune, direttore spirituale del Centro Culturale Al Yamama di Torino e Paolo Incontri, maestro di Meditazione Buddista Theravada in Piemonte, entrambi Ambasciatori di Pace dell'UPF e fondatori del Forum torinese.

Non sono mancate testimonianze personali di fede di chi ha partecipato all'incontro.

Yuki Abragams, musicista e compositrice, ha condiviso il significato profondo degli insegnamenti di Osho ricordando come lo spirito dell'uomo sappia andare oltre la religione intesa come dottrina che esclude i credenti di altre fedi.

Don Paolo Mignani, parroco di Mezzi Po e assistente ecclesiastico nazionale della GIOC, raccontando la sua vita, ha messo in rilievo il valore della cultura dei "poveri, ma mai miseri" e l'importanza imprescindibile della spiritualità che tuttavia oggi sembra perso: "la crisi di senso, di spiritualità profonda che porta le persone, oggi, a non sentire quasi più il richiamo della coscienza". Ha sottolineato come "oggi tendiamo a materializzare tutto: la ricerca della bellezza è diventata cura esteriore della persona, la ricerca del benessere cura medica del corpo, la ricerca di purezza attenzione all'igiene".

Il reverendo Magda Camilla Morra della Chiesa di Scientology di Torino ha offerto una chiara panoramica del significato e del credo della sua fede, ricordando anche le mete delineate dal fondatore della religione di Scientology, L. Ron Hubbard: "una civiltà senza pazzia, senza criminali e senza guerre, in cui le persone capaci possano prosperare e gli essere onesti possano avere dei diritti, in cui l'Uomo sia libero di innalzarsi a più elevate altezze".

Giusy Losa, volontaria dell'Associazione la Fabbrica della Pace, ha parlato poi della sua esperienza a servizio dei bambini disagiati, in particolare di alcuni bambini Rom di Collegno che accompagna a scuola, aiuta a fare compiti… una "nonna affidataria" che cerca di farli sentire bambini come tutti gli altri: "anche se non come credenti - ha detto - nello spirito del servizio possiamo trovare la natura di Dio che si manifesta e ama l'altro".

Sergio Coscia a sua volta ha fornito un breve cenno della visione dell'Unificazionismo, nato dall'esperienza di vita del reverendo Sun Myung Moon: "Dio come Vero Genitore ha la grande speranza che tutti i suoi figli possano vivere come una grande famiglia mondiale, ereditando il Suo Vero Amore. Il cammino dell'umanità deve quindi essere quello di ricercare e ricostruire l'ideale originario di Dio perso con la caduta dei nostri progenitori. Dobbiamo rinascere nel Vero Amore, giungendo tutti a ereditare il cuore dei Veri Genitori." Coscia ha concluso citando una frase del reverendo Moon adatta al tema dell'incontro: "Quando le persone dicono 'Pace', di che cosa stanno parlando? Non parlano di pace in sé, ma di una relazione reciproca. In essa deve esserci amore. Non esiste pace senza amore."

Prima dei saluti c'è stato anche il tempo di condividere la simbolica ed emozionante cerimonia dell'acqua: un momento di raccoglimento in silenzio con in mano un piccolo bicchiere d'acqua ciascuno, poi versato in un unico calice. Un modo per simboleggiare l'unione d'intenti nel rispetto delle differenti origini.

Non è mancato il tocco artistico grazie a Kazue Fukumoto Ventura, vicepresidente dell'UPF Torino che ha offerto un saggio dell'arte della Calligrafia Giapponese che, come noto ha una forte connotazione spirituale.

 

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