A Palazzo Cisterna, il giorno della Festa della Donna si parla di Helena d'Orleans
Giovedì 8 marzo, alle 17, gli Amici della cultura dedicano il consueto incontro mensile a Palazzo Cisterna a Helena d’Orleans, una donna moderna, sensibile e gran viaggiatrice che abitò a lungo a Palazzo dal Pozzo della Cisterna in seguito al matrimonio, avvenuto nei pressi di Londra il 25 giugno 1895, con il duca Emanuele Filiberto di Savoia Aosta, primogenito di Amedeo, Duca d’Aosta, e di Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna.
Sempre impegnata in opere di assistenza, fondò infatti l'Opera nazionale di assistenza all'Italia redenta, fu anche una viaggiatrice colta e appassionata che documentò i suoi viaggi, oltre che con minuziosi diari, anche con delle belle e suggestive immagini nel deserto.Tutto il materiale relativo ai viaggi di Elena d’Aosta si trova proprio a Palazzo Cisterna, e più precisamente all’interno del Fondo Campini, custodito dalla Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte Giuseppe Grosso, che ha sede a Palazzo.
Nel 2003 la Biblioteca storica "Giuseppe Grosso" acquisì il fondo librario "Campini", proveniente dalla biblioteca della duchessa Elena d'Orléans, e così denominato da Otto Campini, marito in seconde nozze della duchessa. Il Fondo consta di circa 3.500 opere, pubblicate a partire dal XVI secolo, con una sezione di volumi autografati dalla stessa Elena d'Orléans. Il suo nucleo centrale consiste in una folta documentazione sugli aspetti geografici, etnografici e antropologici dell'Africa centro-settentrionale. In questo contesto, di particolare pregio sono i diari inediti, dattiloscritti e corredati da numerose fotografie originali dell'epoca, testimonianza storica dei viaggi della duchessa Elena in Africa iniziati nel 1907 e proseguiti negli anni Venti e Trenta del secolo scorso.
Da segnalare anche alcune opere pubblicate dalla duchessa, come Voyages en Afrique (Milano, 1913), Vers le soleil qui se lève (Ivrea, 1918), Attraverso il Sahara. Giornale di viaggio, gennaio-marzo 1933 (Roma, estratto dalla "Nuova Antologia", 1935). Un’occasione dunque unica per approfondire la conoscenza di Elena d’Orleans nelle stesse sale in cui lei abitò e fece crescere i suoi due figli: Amedeo, nato nel 1898, e Aimone, nato due anni dopo, nel 1900.