"Il mio amico Fred" al Teatro Baretti
Giovedi 26, venerdi 27 e sabato 28 dicembre alle ore 21 Mirabilia Teatro presenta al Teatro Baretti, nell’ambito della stagione teatrale “Meglio a teatro che male accompagnato”, lo spettacolo musicale “L’amico di Fred”, storia fantastica di Fred Buscaglione, per la regia di Andrea Murchio ed il testo di Pierpaolo Palladino.
"L'Amico di Fred" è un connubio felicissimo fra una prosa di livello e la musica straordinaria del grande Fred, interpretato sul palco da Andrea Murchio che, oltre a recitare e cantare, suona dal vivo il pianoforte. Il grande cantautore torinese prende vita sul palco, intrecciando parole e note delle sue canzoni che segnarono non solo la musica, ma anche il costume italiano della fine degli Anni ‘50.
Si assisteva ad una Italia ancora in bianco e nero, reduce dalla Guerra e con alti tassi di disoccupazione e analfabetismo, ma affascinata dall’America, di duri sempre con il bicchiere in mano e la sigaretta all'angolo della bocca. Gli italiani, soprattutto giovani, impazzivano per la moda, il cinema e la musica portata da soldati stelle e strisce. Buscaglione è stata una sorta di meteora nel firmamento della canzone e del costume italiano, ma la traccia del suo passaggio non si è ancora spenta.
Così Mirabilia Teatro, con questo spettacolo, vuole rendere un omaggio al grande e impareggiabile Fred, con una storia completamente inventata e che, senza la pretesa di ricostruire la vicenda come farebbe un biografo, vuole invece far rivivere il mito di un grande uomo, oltre che di un grande artista.
Nella parabola di Buscaglione, breve ma intensissima, si vuole scorgere il paradigma di un uomo scisso, ora proiettato, grazie al suo immenso talento, verso l'arte, il successo e la vita, ora ripiegato su se stesso, sulle proprie infelicità, sulle delusioni e sulle crisi personali e sentimentali. Fred è interpretato sul palco da un fantastico Andrea Murchio. Il tutto raccontato e vissuto in prima persona dallo stesso Fred e dal suo particolarissimo amico: un diavolo amante del jazz, dello swing, del blues e dell'America dei primi decenni del XX secolo, interpretato da un luciferino Guido Ruffa.
Il diavolo Freddy trasmetterà al giovane Ferdinando il talento, gli suggerirà le "criminal songs", lo plasmerà a sua immagine donandogli il successo in cambio dell'anima. Ma come in ogni buona storia che si rispetti le cose si complicheranno, e diversi incidenti di percorso obbligheranno Freddy e la sua "creatura" Fred a cambiare prospettive e a confrontarsi con situazioni impreviste fino a un epilogo in cui non mancheranno momenti drammatici e commoventi.