Il diario di Adamo ed Eva, Corinne Clery e Francesco Branchetti al Café Müller
Sabato 30 settembre alle ore 21:00 sul palco dello storico Teatro Café Müller, Corinne Clery e Francesco Branchetti sono gli attesi protagonisti del “Diario di Adamo ed Eva” l’esilarante e romantico capolavoro di Mark Twain nella traduzione ed elaborazione di Maura Pettorruso. Accanto a loro sul palco ci saranno anche Elisa Carta e Paolo Sangiorgio, la regia è curata da Francesco Branchetti, le musiche sono di Pino Cangialosi.
“Mark Twain, attingendo al mito della Creazione, - spiega Francesco Branchetti - narra come siano andate le cose tra l’uomo e la donna in una chiave ironica, umoristica ma anche fiabesca e romantica e racconta come possa essere nata l’attrazione tra i due sessi. Il solitario Adamo, che vive felice nell’Eden all’improvviso viene seguito e importunato da una strana creatura dai capelli lunghi apparsa all’improvviso, Eva, che Adamo vede come una creatura bizzarra e fantasiosa; Adamo si ritrova un bel giorno a dover fare i conti con questa nuova creatura «Questo nuovo essere dai capelli lunghi… Non mi piace, non sono abituato ad avere compagnia». Nel racconto i due protagonisti si avvicendano in modo commovente e allegro. Eva una creatura molto bizzarra e fantasiosa ma anche romantica, vanitosa e chiacchierona, sempre interessata a dare nomi agli animali, alle piante e al creato. Adamo invece è un uomo rude e facilmente irascibile, un solitario, innervosito dalla continua presenza di Eva, che lo segue imperterrita e incuriosita, parlando ininterrottamente. Adamo però è molto affascinato da Eva. Il loro incontro sembra destinato al disastro. Poi Eva mangia la mela e inizia la caduta: entrano così nel mondo della morte, dei figli, del lavoro, della conoscenza; arrivano i figli Caino e poi Abele, esseri che Adamo per molto tempo non riconosce come umani, ma crede siano una nuova specie di animali. È l’incontro tra l’uomo e la donna, in questo giardino dell’Eden con tutti gli aspetti e le caratteristiche dell’uomo e la donna moderni. La regia intende restituire al testo, la straordinaria capacità d'indagare l'animo umano e le tortuose relazioni che abbiamo talvolta con noi stessi e poi con gli altri; ansie, paure, malesseri, malinconie, gioie, curiosità, attrazioni, dolori, solitudini e sentimenti si alternano e si confondono in una danza meravigliosa di voci, corpi, suoni e colori, che lascia spazio alla malinconia ma anche all’ironia, alla comicità e alla tenerezza. Le musiche di Pino Cangialosi, le luci e gli interventi di Elisa Carta e Paolo Sangiorgio creeranno magiche atmosfere e daranno un apporto fondamentale a questo viaggio nel mondo dei rapporti tra uomini e donne.”