"Il cadavere", anteprima nazionale all'Associazione Qubi
Dopo il tutto esaurito del primo appuntamento, torna la rassegna firmata da Onda Larsen. Giovane e frizzante, come la compagnia teatrale che l’organizza: domenica 8 dicembre alle 20,30 sul palco del Qubì, in via Parma 75, prevista l’anteprima nazionale del nuovo lavoro della compagnia Aretè: "Il cadavere". Uno spettacolo attualissimo, scritto da Simone Valentino che firma anche la regia. In un salotto, una coppia e un corpo avvolto in un telo. Non si sa chi sia, né cosa abbia spinto i due ad ucciderlo. Il dialogo tra marito e moglie, ai limiti tra l’assurdo e il quotidiano,viene interrotto dal campanello. Così, tra humor e macabro, prende forma un viaggio nelle profondità della mente umana, dove bene e male sono ugualmente presenti. Sul palco salgono Fiorella Carpino, Chiara Pautasso, Simone Valentino, Andrea Zuliani.
Onda Larsen, compagnia nata nel 2008 a Torino che produce spettacoli e gestisce quella che, per numeri, si può definire una vera e propria scuola di teatro (coinvolge 150 allievi nei vari corsi; a dicembre previsto anche uno stage di cinque giorni con Massimiliano Civica dal titolo "Il mestiere della recitazione"), ha scelto di abbinare a ogni spettacolo della rassegna dedicata alle eccellenze teatrali italiane e dal titolo "Animali da palco e dove trovarli" (si prosegue fino al 10 maggio, ogni seconda domenica del mese), un aperitivo che celebra la regione dalla quale proviene la compagnia, in questo caso il Piemonte. E' curato e preparato dall'Associazione Culturale Qubì.
Non è obbligatorio, chi vuole può venire solo per la serata, ma prova a offrire una soluzione completa a chi vuole arrivare, fare aperitivo e poi guardare lo spettacolo. L’idea è proprio quella di catturare nuove fasce di pubblico attraverso progetti di valore che, per numeri o perché produzioni indipendenti, non potrebbero finire all'interno delle grandi stagioni. In tempi di sovranismo territoriale e regionalismo, una ricerca attenta per dare spazio ai più bei progetti innovativi e giovani d'Italia.
Lo spettacolo
In un salotto, una giovane coppia di sposi siede nervosamente fronteggiando quello che sembra essere a tutti gli effetti un corpo avvolto in un telo. Non sappiamo chi sia, non sappiamo come né perché sia finito nella loro casa, non sappiamo che cosa abbia spinto la giovane coppia a compiere un omicidio nel loro stesso salotto.
Quello che sappiamo, in effetti, è solo ed esclusivamente che gli autori del misfatto sono proprio i giovani sposi. Il fulcro della rappresentazione diventa, dunque, il loro rapporto con lo scomodo e ingombrante fardello: nevrotico e goffo quello della moglie, feroce e pregno di irritazione quello del marito; gli sforzi dei coniugi sembrano convergere, almeno nella prima sezione dello spettacolo, nell’ottica di liberarsi al più presto del cadavere.
Colti dal timore di essere scoperti i due tentano di ricorrere a degli espedienti assurdi e inquietanti, rivelandoci al contempo come il loro rapporto sia quanto mai morboso e tediante, figlio di abitudini di coppia dannose ma ormai consolidate nel corso degli anni; ci viene altresì raccontato come l’essere umano nella sua completezza non sia mai monocolore ma sempre intriso di pulsioni, andirivieni e spinte contrastanti, a volte totalmente divergenti ma sempre guidate da una sorta di ratio, per quanto talvolta oscura e tenebrosa. Il cadavere è uno studio sull’uomo, un’indagine sulla psiche e sulle reazioni agli eventi traumatici e al loro riflesso sui rapporti.
Accostando quotidiano e desueto, humour e macabro, serio e faceto accompagnerà lo spettatore in un viaggio nella nostra mente e nelle profondità del nostro cuore, riflettendo su come un singolo tassello divergente possa svellere totalmente un sistema ormai avviato,riportando l’ago della bilancia dalla parte del giusto, del virtuoso, del moralmente saldo. In fin dei conti, il bene e il male altro non sono che sfumature che compongono un’unica tela: quella della nostra anima.