Ferragosto al museo nazionale della Montagna
Sabato 15 agosto il Museo sarà regolarmente aperto con il consueto orario dalle 10 alle 18. Un’occasione per chi è rimasto in città e per i turisti di passaggio per una gita al Monte dei Cappuccini dove visitare le collezioni permanenti, le mostre in programmazione e godersi il panorama sulla città e sulle Alpi dalla terrazza del Museomontagna.
Questa estate il Museo propone infatti ai visitatori oltre agli allestimenti permanenti una ricca offerta di esposizioni temporanee:
FRAMMENTI DI UN PAESAGGIO SMISURATO. MONTAGNA IN FOTOGRAFIA 1850-1870
Nella mostra a cura di Veronica Lisino con il coordinamento di Aldo Audisio sono esposti circa 150 pezzi dei fotografi primitivi, tutti notissimi. Tutti provenienti dalle collezioni del Museo Nazionale della Montagna di Torino: stampe di grande formato, sciolte e in album, dei fratelli Bisson o Édouard Baldus, Samuel Bourne e Francis Frith, da Victor Muzet a Giacomo Brogi, solo per citarne alcuni. Immagini suggestive per contenuto, composizione, formato e qualità, impressionanti per tecnica e resa, affascinanti come solo quelle ottocentesche degli inizi possono essere. Al centro la relazione tra paesaggio e fotografia negli anni 1850-1870, parte di quella più ampia tra uomo e ambiente.
La mostra è formata da una selezione di grandi formati del Fondo Fotografi delle origini – raccolta di 350 fototipi degli anni Cinquanta e Sessanta dell’Ottocento, fino ai primi anni del decennio successivo – conservato nella Fototeca del Museomontagna.
NELLE TERRE DEI SOGNI DI DON BOSCO. ALBERTO MARIA DE AGOSTINI DAL PIEMONTE ALL'AMERICA AUSTRALE
C’è anche un po’ di Italia al Fin del Mundo. Ed è stato proprio Alberto Maria De Agostini a lasciarne traccia. Missionario salesiano, alpinista, fotografo e documentarista, scrittore, naturalista e cartografo, ha lasciato il Piemonte nel 1910 per intraprendere l’avventura missionaria nelle Terre Magellaniche, quelle che sarebbero diventate per lui una seconda casa, tanto da valergli il soprannome di Padre Patagonia.
Oggi in occasione del secondo centenario della nascita di San Giovanni Bosco, vengono presentati una mostra e un volume, che tracciano le fasi salienti dell’attività esplorativa di Alberto De Agostini nelle regioni australi dell’America Latina. Una mostra del Museo Nazionale della Montagna e dell’Associazione Missioni Don Bosco Valdocco, con la Regione Piemonte, la Compagnia di San Paolo e la collaborazione della Città di Torino e del Club Alpino Italiano che vede 64 stampe di medio formato da negativi e originali, appartenenti al Museo, sulla Patagonia, la Terra del Fuoco, il Piemonte e la Valle d’Aosta.
CERVINO - PASSI ERRATICI 2015
Per il secondo anno consecutivo la mostra Passi Erratici, a cura di Stefano Riba, torna a dialogare con gli spazi e le collezioni del Museo Nazionale della Montagna. La mostra, che rappresenta la sezione di Arti figurative del Festival Torino e le Alpi promosso dalla Compagnia di San Paolo, presenta, attraverso i lavori degli artisti Nasal Siedlecki, Fabrizio Perghem, Paola Angelini, Giuseppe Abate, Fabrizio Prevedello, Mario Tomè e con la documentazione fotografica di Vittorio Mortarotti, ciò che succede dopo la conquista. Alla scalata segue il cambiamento dello status del luogo che prima si diceva inaccessibile e che si apre a un numero sempre maggiore di persone. Questo è ciò che è successo a Breuil-Cervinia dopo la prima mitica scalata del Cervino di 150 anni fa.