"Fango", la tragica alluvione di Genova sul palcoscenico di Almese
Il 12 novembre al Teatro Magnetto di Almese va in scena "Fango". Uno spettacolo che si ispira alla tragica alluvione di Genova del 2015, sul consumo del territorio e sulla cementificazione criminale e selvaggia, con i bambini e i ragazzi della Piccola Scuola Popolare di Teatro diretta da Alessandro tessitore nel teatro dell’oratorio di Santo Stefano a Rivera di Almese.
La genesi di questo lavoro risale all'estate 2015, subito dopo l'ultima tragica alluvione di Genova, in seguito all'esondazione del torrente Bisagno. I ragazzi del gruppo, scossi da quelle immagini hanno cominciato a chiedersi il perché fosse successo, e così è cominciato un laboratorio teatrale focalizzato sul consumo del territorio e sulla cementificazione criminale e selvaggia. Ovviamente questo è stato il pretesto per ragionare anche sul nostro stile di vita, e da qui sono partite le idee che sono poi diventate le scene che compongono questo lavoro.
Lo spettacolo comincia con una scena drammatica, in cui un coro di cittadini/soccorritori estrae dal fango indumenti e oggetti, ormai pesanti e irriconoscibili per provare a bonificarli dal fango e utilizzarli. Seguono alcune scene più surreali, tra cui una indovina che predice l'arrivo del diluvio ma nessuno, prime fra tutte le istituzioni, le crede; e poi il delirante desiderio di Betòn e Betonia, moderni faraoni e imprenditori del cemento, di cementificare tutto il pianeta terra.
Il finale poetico e rarefatto è un inno al pianeta, a proteggerlo, proteggendone il suolo che ne costituisce la pelle, sempre più soffocata e violentata dagli interessi economici e dall'indifferenza dormiente della gente.
"Fango" è il terzo appuntamento della rassegna Camaleontika che quest’anno ospita anche due spettacoli fuori dal cartellone ufficiale per dare possibilità a questa scuola di teatrro del territorio di esibirsi su un vero palcoscenico. La rassegna Camaleontika proseguirà sino al 7 maggio 2017 con tanti appuntamenti diversi ed ospitando "Medici senza frontiere", presentando in ogni serata iniziative e raccogliendo offerte che andranno a sostenere alcuni loro progetti oltre che il progetto migrante Black Fabula.