Ex Libris al Museo della Montagna, gli incisori di vette
"Uno spazio di libertà in pochi centimetri quadrati", così definì gli ex libris Gastone Mingardi grande collezionista e antiquario che dedicò anni a collezionare le curiose etichette nate per contrassegnare la proprietà dei volumi.
La mostra Ex Libris delle Montagne. Incisori di vette – organizzata dal Museo Nazionale della Montagna con la Regione Piemonte, Fondazione CRT e la collaborazione della Città di Torino e il Club Alpino Italiano – presenta al pubblico la collezione di ex libris una fra le più recenti acquisizioni iconografiche che hanno arricchito il patrimonio del Centro di Documentazione del Museomontagna. L'inaugurazione è prevista il 30 giugno alle 18.30 e sarà visitabile fino al 27 novembre.
Un'esposizione incentrata sulla cospicua raccolta di ex libris del Museo, che conta più di quattromila pezzi con soggetto essenzialmente montano, sapientemente messa insieme negli anni dal collezionista e antiquario Gastone Mingardi ed entrata oggi a far parte dei beni del Museomontagna, integrata con le raccolte del Museo stesso.
L’esposizione si articola in un percorso iconografico che comprende noti artisti che hanno lavorato per personaggi famosi, valenti alpinisti o semplici amanti delle terre alte, e spazia in un arco temporale che parte dalla fine del Cinquecento a oggi.
In queste piccole porzioni di carta – nate in Germania alla fine del Quattrocento per contrassegnare la proprietà di un libro – il tema montano è declinato in mille sfaccettature, parole e immagini sono fuse in un tutt’uno: il nome del committente e titolare è inscindibilmente legato all’apparato iconografico rievocato da famosi artisti, come Max Klinger, Alois Kolb, Alberto Martini, Guido Balsamo Stella, o da incisori meno noti e valenti artigiani.