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Cultura

Teatro Regio in crisi, il ministero taglia 2 milioni di euro

Aumenta il buco dell'ente

Brutte notizie per il Teatro Regio. Dal Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) arriveranno 2 milioni di euro in meno: un taglio deciso dal dicastero romano guidato dal ministro Cinque Stelle Alberto Bonisoli, di circa il 12% che va a far traballare ulteriormente la situazione, visto il già noto buco nelle casse del teatro di 2,6 milioni. Una penalizzazione che arriverebbe all'ente torinese in base a un punteggio assegnato sulla base di una graduatoria, secondo la quantità delle produzioni. La notizia, che ora sta allarmando anche i dipendenti, è emersa da un incontro fra i sindacati e il sovrintendente William Graziosi.

Ora, per tentare di ripianare la situazione - che secondo il sovrintendente è "figlia delle precedenti gestioni" - si rischia di dover intraprendere azioni drastiche. Le Rsu hanno quindi scritto alla sindaca Chiara Appendino - presidente del consiglio di indirizzo del Regio - chiedendo di vedere atti e verbali del teatro dal 2014 al 2017, dei quali le rappresentanze sindacali non sono mai state informate. Il 24 ottobre intanto, la Fondazione Crt incontrerà Graziosi per vedere una bozza del piano industriale e fare chiarezza sui conti. 

"Chissà se evitando di buttare miliardi di euro nel reddito di cittadinanza - commenta polemico su Facebook il capogruppo del Pd in Comune, Stefano Lo Russo - , si sarebbero potuti evitare i nuovi tagli del Ministero dei Beni Culturali al Teatro Regio di Torino e anzi, magari aumentare lo stanziamento".

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