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Cultura parco Dora

Fase 2, la cultura torinese è pronta a ripartire "a cielo aperto"

Arene cinema, aree teatrali condominiali e spettacoli "en plein air"

Fase 2, la cultura torinese si prepara a ripartire e a cambiare. Già perchè, dopo le lunghe settimane di stop forzato a causa dell'emergenza sanitaria, ora c'è bisogno di rimettere le forze in campo e di tentare la ripresa:

"Da diverse settimane stiamo pensando a come affrontare questa nuova fase - ha detto l'assessora alla Cultura del Comune di Torino, Francesca Leon - e in particolare abbiamo lavorato a 'Torino a cielo aperto', un progetto nel quale sono coinvolti vari assessorati, tra cui ovviamente quello alla Cultura, per coordinare diverse attività, partendo dal commercio su suolo pubblico e dalla delibera sui dehors in avanti". 

‘Torino a cielo aperto’ è, secondo l'amministrazione, la strategia giusta per ripartire in modo sicuro. Si pensa all'utilizzo dello spazio pubblico all’aperto come parchi, piazze, aree mercatali, aree pedonali, sia da spazi privati come cortili e aree messe a disposizione della Città, per l'organizzazione di eventi o spettacoli e aree cinema. 

Spettacoli, aree cinema e aree teatrali condominiali

L'amministrazione pensa per agosto, dopo gli opportuni lavori e in vista anche delle Atp Finals, di riuscire ad aprire lo stadio del tennis dello Sporting come area spettacoli, al momento non utilizzabile perchè non in sicurezza mentre fra le aree cinema si stanno valutando la Piazzetta Reale, il Castello del Valentino, Parco Dora, Parco Peccei e lo Spazio 211.

E si sta pensando anche a una sorta di arene teatrali nei cortili condominiali, con la collaborazione dell'assessore Marco Giusta e la Fondazione Contrada che tiene solitamente i rapporti con i condomini. "L'idea è quella di trasformare, ove possibile - ha detto l'assessora Leon -, i cortili in teatri facendo in modo che la gente non debba spostarsi, magari assistendo allo spettacolo dal balcone. Una modalità che in questi mesi è diventata di moda e che l'amministrazione, in un'ottica di comunità di prossimità, vuole incentivare". Il Comune, per le attività dei prossimi mesi - arene cinema, spettacoli e punti estivi - conta di mettere a disposizione un milione di euro.

Musei e biblioteche

Intanto alcuni musei hanno già aperto - Camera, il Castello di Rivoli e la Fondazione Sandretto - mentre tutti gli altri riapriranno il 2 Giugno, giorno della Festa della Repubblica. A riaprire nei prossimi giorni anche le biblioteche, anche se le uniche operazioni che si potranno fare all'inizio saranno quelle di prenotazione e restituzione libri. Ovviamente con tutte le misure di sicurezza richieste in questa fase 2. Dai gel igienizzanti alle distanze di sicurezza, dalle barriere in plexiglass al deposito dei volumi in appositi contenitori dove resteranno in quarantena, prima di essere consegnati ad altri utenti, per almeno tre giorni. Il virus sulla carta infatti, potrebbe resistere fino a 72 ore. 

Un grande danno

Tra spettacoli, eventi ed attività per le scuole annullati, ingressi mancati nei musei, su territorio regionale è stata rilevata una perdita - tra marzo e aprile - di quasi 12 milioni di euro e le stime dicono che sull'anno, il danno sarà di circa 45 milioni di euro, 30 milioni solo per quanto riguarda l'area torinese. Inoltre lo scenario degli operatori del settore culturale è tutt'altro che roseo. Solo il 39% dei soggetti che lavorano nel territorio della Città Metropolitana ha avuto accesso agli ammortizzatori sociali inseriti nel "Cura Italia”, il 33% se si prende in considerazione l’intera regione; il 26% non ha avuto accesso a strumenti di sostegno al reddito, il 24% se si prende in considerazione l’intera regione; il 21% non è dato saperlo. 

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