Tra sacro e profano, concerto della Stefano Tempia al Conservatorio di Torino
Francia, fin du siécle XIX. Il concerto del 16 aprile dell’Accademia Corale Stefano Tempia porta sul palco pagine importanti della scuola francese dal tardo romanticismo fino all’inizio del secolo XX, periodo in cui il romanticismo francese produce le sue manifestazioni più eclatanti e Parigi diviene un modello per l’Europa. Due autori accomunati dall’epoca e dalla provenienza ma differenti nello stile: Dall’equilibrio compositivo e il linguaggio melodico di Gabriel Fauré si passa al simbolismo musicale di Claude Debussy.
Di quest’ultimo verranno eseguite le Trois Chansons de Charles D’Orleans per coro a cappella, composte nel 1908 ed eseguite per la prima volta nel 1909. Le Chansons si articolano in tre brani: il primo di intonazione amorosa, il secondo di carattere descrittivo e il terzo ha una linea più patetica e sentimentale. Una composizione che rispecchia lo stile penetrante e raffinato di Debussy. Di Fauré verranno eseguite tre composizioni che, oltre al canto solistico e corale, si serviranno del suono dell’organo e dell’arpa per esprimere quell’equilibro armonico che caratterizza il suo stile. Messe Basse, Tantum ergo e Requiem op. 48 saranno, rispettivamente, le composizioni sacre eseguite. Un concerto che rende omaggio a due compositori-simbolo del tardo romanticismo francese che hanno unito questo stile a elementi melodici personali, creando un’identità musicale propria rendendo il loro repertorio unico e inconfondibile.
Ospiti e protagonisti della serata il Coro dell’Accademia Corale Stefano Tempia e il Coro da Camera del Conservatorio “G.Verdi” di Torino diretto da Dario Tabbia e accompagnato da Francesco Cavaliere (organo) e Federica Mancini (arpa). La parte solistica è affidata al soprano Francesca Lanza, al mezzosoprano Chiara Osella, al tenore Stefano Gambarino e al baritono Devis Longo.
Appuntamento alle ore 21.00 presso il Conservatorio “G.Verdi” di Torino.