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Riaprono i cinema a Torino, ma la programmazione dei film è 'made in Piemonte'

E continuano a vigere le normative anti contagio

Con il ritorno del Piemonte in zona gialla, a sei mesi esatti dallo stop dello scorso autunno, una parte delle sale cinematografiche di Torino ha riaperto al pubblico.  La programmazione dei film evidenzia una forte presenza di titoli di “matrice torinese”, distribuiti cioè da produzioni indipendenti locali o perché prodotti con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, in particolare nel segno del cinema documentario. Una ripartenza che, nella piena consapevolezza e nel rispetto del delicato e difficile momento, vede Film Commission Torino Piemonte fortemente a fianco dei talenti e delle professionalità dell’intera filiera piemontese, che rappresentano da anni un’eccellenza dell’industria culturale conosciuta e apprezzata a livello nazionale quanto internazionale. 

La programmazione

La programmazione del Cinema Centrale è ripartita ieri, lunedì 26 aprile, proponendo “Honeyland”, pluripremiato documentario di Tamara Kotevska e Ljubiomir Stefanov (Macedonia, 2019, 87’) candidato agli Oscar 2020 e distribuito dalla torinese Stefilm International, insieme a un altro titolo di successo come “We are the thousand” di Anita Rivaroli (Italia, Canada, 2020, 90'). Prodotto dalla piemontese Indyca con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, il film sull’incredibile storia dei Rockin’ 1000 era uscito in sala ai Fratelli Marx proprio nel giorno precedente la chiusura degli esercizi cinematografici dopo l’ottima accoglienza ricevuta alla Festa del Cinema di Roma ad ottobre 2020. Sarà poi la serata di giovedì 29 aprile a puntare i riflettori sulle produzioni piemontesi, quando – intorno alle ore 19.30 - tre diverse sale torinesi organizzeranno in contemporanea una serata-evento per la presentazione di tre diversi documentari realizzati da realtà ed eccellenze locali capaci di rappresentare, ciascuno a modo proprio, l’ecclettica identità dell’audiovisivo locale.
 
Il Cinema Ambrosio riapre al pubblico proprio quella sera, riproponendo - in collaborazione con l’Associazione Piemonte Movie - “Manuale di storie dei cinema”, il documentario prodotto dalla piemontese Rossofuoco che racconta la storia delle sale cinematografiche cittadine - diretto da Stefano D'Antuono e Bruno Ugioli (Italia, 2021, 97') che lo presenteranno al pubblico per l’occasione - che ha recentemente inaugurato il Glocal Film Festival. In occasione della Giornata Mondiale della Danza, il Cinema Centrale ospita invece la prima proiezione pubblica del film documentario “A Cuban dancer” di Roberto Salinas (Italia-Canada, 2020, 90'), vincitore del premio del pubblico come miglior documentario al San Francisco International Film Festival e di svariati altri premi internazionali, prodotto da Simone Catania, Michele Fornasero e Francesca Portalupi per la torinese Indyca. 

Sempre giovedì 29, il Cinema Massimo accoglie la serata-evento dedicata a “Nuovo cinema paralitico” - progetto del regista Davide Ferrario (anche produttore del documentario con la Rossofuoco) e del poeta Franco Arminio – selezionato all’ultimo Torino Film Festival e anche in questo caso, come nei due precedenti, realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund. Una serata che riconferma una concreta, positiva e naturale attenzione da parte degli esercenti torinesi per le produzioni indipendenti del territorio e che evidenzia sempre più la crescita e il valore del comparto locale, così come la sempre maggiore collaborazione e integrazione tra filmmakers, produttori ed esercenti.

Al cinema in sicurezza

Le sale cinematografiche riaprono ma continuano a vigere le regole anti contagio. E' necessario che nei cinema, così come nei teatri, ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto.

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