Cinema a Palazzo Reale, 41 serate nel Cortile d'Onore
Distretto Cinema torna a organizzare con i Musei Reali, il Museo Nazionale del Cinema, la Regione Piemonte e il Comune di Torino la rassegna “Cinema a Palazzo Reale”. L’edizione è la numero sette. Previste 41 serate, dal 17 luglio, giorno dell’anteprima, al 1 settembre: l’iniziativa è rientrata nel 2018 nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. E’ un appuntamento atteso dal pubblico torinese, che ogni estate gremisce i 400 posti disponibili, ma anche dai turisti che trovano nell’evento un’occasione per vivere in maniera diversa un luogo simbolo di Torino, respirando dentro il grande cinema.
La location. La rassegna è ospitata nel cuore della città, nella Corte d’Onore di Palazzo Reale, la più prestigiosa tra le residenze sabaude piemontesi. Dalla Corte, circondata da un porticato, si può scorgere la Cappella guariniana della Sindone, di imminente riapertura. L’ingresso è da piazza Castello. L'allestimento di “Cinema a Palazzo Reale” è stato ripensato nel 2018 per ospitare gli eventi dal vivo con tecnologie di proiezione e sonore di altissimo livello che tutelino, però, l'estetica dello spazio.
Il programma. Il cartellone dedicato al cinema classico prevede retrospettive, omaggi, film suddivisi per tematiche di stretta attualità, ma anche anteprime e presentazioni di restauri. Molte le serate speciali, con film musicati dal vivo e partiture studiate appositamente per l’iniziativa. Tanti anche gli ospiti d’eccezione - da Filippo Timi a Pupi Avati - chiamati a interpretare brani, introdurre film, presentare le loro opere.
L’anteprima. Martedì 17 luglio alle 22 verrà presentato il restauro, curato dal Museo Nazionale del Cinema, de “Il Fuoco” di Giovanni Pastrone. Per la pellicola muta del 1915, sceneggiata con la collaborazione di Gabriele D'Annunzio, I Giardini di Mirò hanno scritto un’apposita partitura, che verrà realizzata dal vivo.
L’apertura. Per l’inaugurazione, mercoledì 18 luglio, viene presentato, invece, il restauro di “Quarto potere” del 1941, considerato dall’American Film Institute il miglior film americano di sempre. La versione è quella originale ma soprattutto quella integrale, senza censure, con scene inedite tagliate nella versione italiana. Il lungometraggio di Orson Welles, con Orson Welles, Joseph Cotten ed Everett Sloane, viene presentato con sottotitoli in italiano ed è introdotto da Giampiero Frasca.