"Visibile invisibile", la Biennale Democrazia 2019
Biennale Democrazia torna a Torino da mercoledì 27 a domenica 31 marzo 2019 con la sua sesta edizione dal titolo Visibile Invisibile. Con l’enorme flusso di informazioni, immagini e dati cui siamo costantemente esposti, il mondo sembra divenuto sempre più accessibile. Ma è davvero così? Come riuscire a conoscere la realtà nell’epoca dell’esibizione e del reality? Guardare non basta: perché le società democratiche tornino ad avere visioni di futuro occorrono strumenti per comprendere, spazi di scelta, obiettivi da perseguire.
Dopo l’edizione 2017 dedicata alle Emergenze – sottolinea Gustavo Zagrebelsky, Presidente di Biennale Democrazia – nel 2019 rifletteremo sul tempo della visibilità, che è il nostro. Sulle luci, a volte accecanti, puntate su particolari realtà sociali, e su ciò che di conseguenza resta in ombra; sul desiderio di apparire al centro della scena pubblica e su coloro che, per forza o per scelta, restano invisibili.
Abbacinati da troppa luce e circondati da troppe ombre, bloccati perciò in un eterno presente, ci chiederemo, infine, come ragionare sul nostro passato, immaginare e progettare il nostro futuro. Nel 2019, Biennale Democrazia torna a offrire alla città uno spazio di riflessione sulla democrazia – commenta Chiara Appendino, Sindaca di Torino – su come alimentarla e rinnovarla con il contributo di tutti i cittadini. Riflettere su Visibile e Invisibile è molto importante anche per la nostra città, che ha come obiettivo la trasparenza dell’operato dell’amministrazione e la partecipazione alla vita pubblica ed è impegnata nel contrastare la marginalità sociale, favorendo l’uscita degli invisibili dal cono d’ombra nel quale spesso sono relegati.
Biennale Democrazia è una manifestazione culturale internazionale che coinvolge i cittadini e in particolare i giovani delle scuole e delle università. Ogni due anni Biennale propone cinque giorni di appuntamenti pubblici con lezioni, dibattiti, letture, spettacoli e performance per riflettere insieme sulle trasformazioni che investono la società e rinvigorire le pratiche quotidiane di democrazia.
La manifestazione è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, che si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è sostenuto, fin dai suoi esordi, da Intesa Sanpaolo, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, e da numerosi altri partner che negli anni ne hanno garantito la sostenibilità.
Il contributo di Intesa Sanpaolo quest’anno è finalizzato a sostenere i percorsi formativi nelle scuole in vista dell’edizione 2019. L’importanza del dialogo con i giovani e del loro coinvolgimento è sottolineata dalla rinnovata collaborazione con l’Università di Torino. Inoltre, da questa edizione prende avvio una partnership con il Politecnico di Torino, che rafforza l’impegno di Biennale verso un dialogo sempre più stretto fra cultura umanistica e scientifica.
I TEMI
Viviamo in un mondo “ad altissima visibilità”, nel quale il costante flusso di informazioni mediatico e informatico è diventato parte essenziale delle nostre relazioni umane e sociali. Se da un lato oggi abbiamo a disposizione nuovi strumenti per conoscere la realtà, dall’altro la sua comprensione è complicata da fenomeni come la ricerca di popolarità, la chiusura dentro “bolle informative” o la possibilità di condizionare scelte ed emozioni. La società sembra obbedire alla logica della trasparenza, ma sono le esistenze individuali ad essere sempre più scrutate e controllate, mentre vecchi e nuovi poteri invisibili - i giganti del web, la criminalità organizzata, la speculazione finanziaria - agiscono sempre meno alla luce del sole, rafforzandosi. In questo contesto, quale spazio per la democrazia?
Il tema della sesta edizione di Biennale Democrazia è declinato in tre percorsi per offrire una riflessione ampia e articolata a partire da una pluralità di punti di vista.
Luci e ombre. Immersi in un flusso di comunicazione caotico e dilagante, è sempre più difficile orientarsi. Nell’epoca dell’esibizione, della celebrità, delle emozioni vissute “in diretta”, la realtà assume le fattezze del reality e i mali sociali divengono oggetto di sguardi impotenti. In questo quadro, il ruolo della cultura, dell’informazione e della politica è più importante che mai. La società della trasparenza. La politica democratica esige un alto grado di trasparenza del potere: solo poteri che agiscono alla luce del sole possono essere sottoposti al controllo e al giudizio dei cittadini. Di fronte a poteri sempre più opachi e alla minaccia di manipolazione dei big data che sfuggono al controllo democratico, quali strumenti politici abbiamo a disposizione per riaffermare l’esigenza di libertà e di autodeterminazione?
Dal tramonto all’alba. Abbacinati da troppe luci, paralizzati da ombre e paure, ci stiamo forse rassegnando a vivere come spettatori di un eterno presente, nel quale si annullano la profondità storica e le prospettive future? Di fronte alla crisi sempre più profonda delle democrazie, quali ideali e quali “visioni” di futuro possono preludere all’alba di un giorno nuovo?
DUE CALL PER PARTECIPARE
Dopo il successo della scorsa edizione, anche quest’anno Biennale lancia, in vista di BD 2019, due call rivolte una ai cittadini e l’altra alle organizzazioni culturali, allo scopo di promuovere l’apertura ai nuovi pubblici e a nuove realtà associative. I partecipanti avranno la possibilità di presentare suggestioni, idee e proposte da realizzare durante i cinque giorni della manifestazione. Biennale Democrazia selezionerà fino a 5 idee dei cittadini e fino a 10 proposte delle organizzazioni. Tutte le proposte dovranno essere inviate entro il 15 luglio 2018 a biennale.democrazia@gmail.com compilando il form dedicato reperibile sul sito biennaledemocrazia.it.
I PERCORSI FORMATIVI
Come nelle scorse edizioni, Biennale Democrazia dà agli studenti delle scuole superiori d’Italia l’opportunità di partecipare gratuitamente ai percorsi formativi di BD, mirati a renderli consapevoli degli argomenti sviluppati durante la manifestazione e capaci di assumere un ruolo attivo durante gli incontri.
Le scuole superiori di Torino e, per la prima volta, anche quelle della provincia di Cuneo, hanno la possibilità di aderire ai percorsi formativi “in presenza”, mentre quelle del resto d’Italia possono partecipare “a distanza”, scaricando dal sito i moduli formativi e preparandosi a prender parte agli incontri della manifestazione, cui sono invitati a partecipare. Le classi, con il supporto dei formatori e degli insegnanti, rifletteranno sul tema Visibile Invisibile, sviluppando uno dei seguenti percorsi: Mostri, Radici, Reality, Scarti (vedi scheda). Alle classi fuori Torino sarà riservata la possibilità di partecipare al campus di Biennale Democrazia, che verrà allestito durante i giorni della manifestazione: un’occasione per vivere un’esperienza unica di condivisione, di confronto e di festa, per immergersi totalmente nell’atmosfera di Biennale.
LA NOVITÀ: IL PROGETTO SPOTLIGHT
Con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito del “Bando Polo del ‘900”, ha preso il via il progetto Spotlight. Luci che accecano, realtà invisibili. La stretta collaborazione fra Biennale Democrazia e Polo del ‘900, in partnership con Fondazione Artea e Camera – Centro Italiano per la Fotografia, condurrà all’organizzazione di un ciclo di incontri preparatori a Biennale 2019, che si terrà a Torino e Cuneo fra settembre e novembre 2018 e che avrà il suo baricentro al Polo del ‘900. L’iniziativa prevede inoltre il rafforzamento delle attività di formazione nelle scuole superiori, grazie all’individuazione di un nuovo gruppo di formatori, che affiancherà quello storico di Biennale, e all’ampliamento delle classi coinvolte nei percorsi formativi: oltre alle 75 individuate a Torino, se ne aggiungeranno 15 nella provincia di Cuneo. Al termine dei percorsi, i formatori guideranno gli studenti alla realizzazione di un lavoro sul reportage (vedi scheda).
I LUOGHI
Nella sesta edizione, oltre a riconfermare le sedi di prestigio presenti nel cuore della città - tra cui il Teatro Regio, il Teatro Carignano e il Circolo dei lettori - verranno individuati nuovi luoghi nei quali si terranno alcuni degli incontri in calendario; fra questi, l’importante novità è rappresentata dalle Officine Grandi Riparazioni (OGR), il maestoso complesso industriale di fine Ottocento interamente riqualificato dalla Fondazione CRT e trasformato in nuovo hub della cultura, della creatività e dell’innovazione.