Aeham Ahmad, il pianista di Damasco al Conservatorio di Torino
Tutto il mondo conosce la sua storia. Tutti hanno visto i video che lo ritraggono suonare su cumuli di macerie sotto i bombardamenti dell’ISIS. Nato nel 1989, lavora nel negozio di strumenti musicali di suo padre, violinista non vedente. Porta il suo pianoforte in strada con un carretto e canta per la gente stremata dall’assedio delle truppe di Assad, dai jihaidisti, dai bombardamenti e dalla fame. Aeham Ahmad diventa così il pianista di Yarmuk, campo profughi palestinesi alle porte di Damasco.
Quando i miliziani dell’ISIS bruciano il suo pianoforte, in quanto “haram”, Aeham Ahmad decide che è giunta l’ora di partire e percorre le migliaia di chilometri che separano Damasco da Berlino, solo con uno zaino in spalla e la miseria a tracolla. In Germania trova rifugio e ricomincia a fare ciò che faceva a Yarmuk, suona e canta per i bambini sballottati dall’esilio. Riprende a suonare, inizia a fare concerti, perché la musica ha il grande potere di unire tutte le culture.
In occasione di MITO Settembre Musica - grazie anche alla collaborazione con l’agenzia Musicalista – mercoledì 19 settembre, alle ore 21.00, Aeham Ahmad non solo racconterà la sua storia, intervistato dal regista Alessandro Avataneo, con la traduzione dell'interprete Paolo Maria Noseda, ma si esibirà in un concerto esclusivo, “Music for hope”, il cui ricavato, grazie al sostegno di Reda, sarà interamente devoluto a CasaOz, l’associazione nata a Torino che accoglie, sostiene e accompagna i bambini e i loro nuclei familiari quando si trovano a vivere l’esperienza della malattia e della disabilità, qualunque essa sia.
L’intero ricavato della serata sarà devoluto a CasaOz grazie a Reda, che fa del rispetto per l’ambiente un obiettivo imprescindibile, da tempo è impegnato in un percorso di miglioramento continuo dei propri processi aziendali e pone da sempre le persone prima di ogni altro elemento, coltivando talenti e promuovendo l’arte del saper fare insita in ognuno di noi. Per questo motivo Reda ha deciso di essere a fianco di Casa OZ, sostenendo il loro impegno e la loro determinazione.