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Regio, tregua fra i lavoratori e la sovritendenza: la prima ci sarà

Giovedì l'incontro a Roma, fra la sindaca e il ministro

La sovritendenza del Teatro Regio può tirare un sospiro di sollievo. La prima de "Il Trovatore" di Giuseppe Verdi, in programma questa sera, contrariamente a quanto paventato negli ultimi giorni, ci sarà. Una sorta di tregua insomma: i 300 lavoratori dell'ente infatti, hanno deciso che la recita si terrà nonostante la grande preoccupazione per il loro futuro.

La notizia è stata diffusa al termine dell'assemblea che ha avuto luogo ieri, martedì 9 ottobre, per far chiarezza sulla situazione del Regio che, come si è da poco saputo, quest'anno dovrà subire i tagli del ministero e accontentarsi di 2 milioni di euro in meno. I dipendenti hanno scelto di attendere domani, giorno in cui la sindaca Chiara Appendino e il sovritendente William Graziosi si recheranno a Roma per incontrare il ministro Alberto Bonisoli e discutere del problema.

Questa sera in ogni caso, prima della recita, verrà letto un documento delle Rsu e al termine, i lavoratori saliranno sul palco per ribadire le loro preoccupazioni. Nello stesso giorno è in programma anche un incontro con l'Anfols, associazione di categoria, a margine del quale si discuterà del rafforzamento del Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo). 

“Stiamo tutti lavorando con lo stesso obiettivo - ha sottolineato Graziosi -: permettere al Teatro Regio di continuare la sua missione culturale e garantire che la sua lunga storia prosegua nel migliore dei modi”. Una situazione così seria non si vedeva dagli anni 90, da quando cioè il teatro era stato commissariato. 
 

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