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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Fisco, scoperta a Torino maxi-evasione da 8,9 milioni di euro

Le indagini dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate hanno scoperto così imposte per 8,9 milioni di euro sottratte alle casse del Fisco da undici imprese edili

Undici imprese edili nel torinese avevano messo in piedi un complesso giro di compravendite immobiliari truccate. La Direzione Provinciale di Torino ha cominciato a indagare ed è scattato un campanello d'allarme: troppo bassa era la redditività rispetto al volume d'affari e di capitali impiegati. Le indagini dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate hanno scoperto così imposte per 8,9 milioni di euro sottratte alle casse del Fisco.

Per evadere il fisco avevano diversi e ben consolidati strumenti. Le aziende ricorrevano, ad esempio, alla sottofatturazione, cioé la cessione degli immobili ai privati dichiarando un prezzo di vendita inferiore a quello reale. Quest'ultimo, però, è emerso, in alcuni casi, dal valore del mutuo acceso dall'acquirente. In altri casi, i funzionari del Fisco sono riusciti a ricostruire il prezzo reale della compravendita incrociando il valore normale presente nelle banche dati immobiliari con le reali superfici delle abitazioni e delle parti accessorie (come giardini, sottotetti e tavernette).

Emblematico tra i casi scoperti, quello di un'elegante villa della collina torinese, con taverna, box auto, mansarda e 1.100 mq di terreno, passata di mano ufficialmente a 690 mila euro: giusto la metà del prezzo effettivo, ricostruito anche grazie a una perizia di qualificazione energetica redatta da un professionista. Le imprese, inoltre, dichiaravano un reddito più basso di quello effettivo inserendo nella propria contabilità dei costi inesistenti. Ad esempio, la fattura di un artigiano che certificava di aver compiuto lavori in uno stabile per circa 100 mila euro. La verifica dell'Agenzia ha riscontrato, però, che l'artigiano non aveva in realtà una struttura aziendale adeguata per effettuare lavori di quella entità. Secondo le ricostruzioni emerse dalle indagini, il fenomeno riguarda tutte le tipologie di abitazioni: dalle ville di lusso agli alloggi più comuni, con una forbice compresa tra il 25 e il 50 per cento dell'abbattimento dei reali ricavi. "Questi brillanti risultati non esauriscono la nostra attività di controllo - ha commentato il Direttore regionale Rossella Orlandi - stiamo continuando a lavorare in questa direzione per far sì che tutte le aziende oneste non siano danneggiate da chi opera concorrenza sleale sui costi evadendo le imposte".

(ANSA)

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