Anche a Torino i poliziotti aderenti al sindacato di polizia Silp Cgil hanno manifestato contro il Governo radunandosi in presidio davanti alla prefettura in piazza Castello. Gli agenti denunciano la carenza di personale e il fatto che il contratto collettivo nazionale sia scaduto da due anni. 

"Abbiamo perso migliaia di uomini per pensionamenti negli ultimi anni e più di 40.000 ne perderemo nei prossimi tre", spiega il segretario provinciale del Silp Tommaso Canelli, "Non vediamo un impegno concreto a procedere ad assunzioni straordinarie, ma anzi lottiamo con un contratto scaduto da due anni. Abbiamo difficoltà a sopperire alle esigenze lavorative con uno straordinario malpagato, sette euro per un agente. Il Governo ci risponde con un importo una tantum che prevede 28 euro lorde per un agente, nemmeno un caffè al giorno". 

"Ci solleviamo nei confronti di una politica che spesso richiama il tema della sicurezza come bandiera della propria attività, ma poi lascia il comparto solo", continua Canelli, "I servizi al cittadino sono a rischio costantemente. A questo si lega una situazione di stress che da anni denunciamo. In Italia sono 28 i colleghi che si sono tolti la vita da inizio anno". 

Una situazione che non risparmia la nostra città: "Torino è una città che da un punto di vista di uomini e mezzi è in affanno", conclude Canelli, "Gli attesi rinforzi che ogni anno ci aspettiamo dalla direzione centrale sono sempre inferiori alle necessità e alle stime previste. Abbiamo visto le difficoltà all'ufficio passaporti, a quello immigrazione e di tutti gli uffici di polizia. Forniamo attività che, insieme all'ordine pubblico, hanno un impatto immediato nella vita dei cittadini e che sono garantiti dall'abnegazione dei colleghi. Torino merita l'attenzione che deve avere una grande città, ma che a volte sembra dimenticata".