Stellantis, affondo di Landini: "Nessuno sa cosa intenda fare, nemmeno il Governo"

"Nessuno sa, nemmeno il governo, cosa concretamente intenda fare Stellantis nel nostro Paese", a dirlo è Maurizio Landini, il segretario della Cgil che oggi - lunedì 19 giugno - ha partecipato all'assemblea generale dell'attivo regionale del sindacato, "Questo non è assolutamente accettabile se guardiamo quello che sta succedendo negli altri Paesi". 

Un affondo che arriva in un momento in cui la vocazione dell'azienda che ha avuto i suoi natali a Torino sia più all'estero che in Italia: "La capacità produttiva nel nostro Paese è di 1,5 milioni di auto e se ne stanno producendo 400mila, La Fiom è andata a Parigi proprio per denunciarlo", ha spiegato Landini, "Il punto è fare degli investimenti e utilizzare questa capacità produttiva vuol dire essere all’avanguardia sull’innovazione, sull’auto elettrica. Questo non può essere lasciato solo al mercato, c’è bisogno di una politica industriale, che anche i soldi pubblici siano utilizzati in questa direzione". 

Ed è qui che Landini spiega che in Francia il governo è socio di Stellantis, e che la stessa cosa avviene in Germania e in altri Paesi. L'Italia invece, secondo il segretario della Cgil, sarebbe all'oscuro delle intenzioni dell'azienda. 

Il protocollo segreto

Regione Piemonte e Comune di Torino molto probabilmente sanno qualcosa dei progetti industriali di Stellantis, ma non possono dirlo.

A spiegarlo è stata Silvana Accossato, consigliera regionale di Liberi Uguali Verdi, che ha messo in evidenza come l'azienda avrebbe annunciato lo scorso 20 settembre importanti iniziative riguardanti la sua presenza industriale in Italia e che durante un incontro con Cirio e Lo Russo sarebbe stato firmato un protocollo che è rimasto segreto su richiesta di Stellantis.

"Cosa significa che un protocollo che coinvolge soggetti pubblici è stato siglato in riservatezza?", è il commento di Accossato, "Quali impegni ha preso la Regione Piemonte nei confronti di Stellantis?".