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Economia

Bonus della Regione per i papà in congedo: 400 euro al mese

L'iniziativa è un incentivo rivolto ai dipendenti di aziende private per occuparsi a tempo pieno dei propri figli e per stabilire, fin dai primi mesi di vita, un legame speciale con entrambi i genitori

Buone notizie per i papà piemontesi che, dopo la nascita del figlio, decidono di restare a casa per accudirlo al posto delle madri. Potranno avere 400 euro in più in busta paga rispetto a quanto erogato dall'Inps per il congedo parentale. E la somma salirà a 450 euro dopo il terzo mese. L'iniziativa è finanziata dalla Regione Piemonte con 200 mila euro complessivi, ed è rivolta ai lavoratori dipendenti del settore privato. Papà alle prese con passeggino, biberon e pannolini mentre la mamma è al lavoro. Ora la missione è possibile grazie al progetto “Insieme a papà”: promosso dall’Assessorato alle Pari opportunità della Regione Piemonte e realizzato con il Dipartimento per la Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in collaborazione con l’Inps.

L’iniziativa è un incentivo rivolto ai dipendenti di aziende private per occuparsi a tempo pieno dei propri figli e per stabilire, fin dai primi mesi di vita, un legame speciale con entrambi i genitori. Agevolando così anche il rientro al lavoro delle donne che, troppo spesso, per problemi di conciliazione dei tempi con la famiglia, rinunciano alla carriera professionale.

Oltre all’intervento per i padri, sono stati presentati altri bandi rivolti a imprese per la realizzazione di nidi aziendali, anche in ambito rurale, per agevolare modalità flessibili di lavoro come telelavoro, job sharing, e per favorire l’aggiornamento continuo per le donne assenti dal lavoro; ma anche misure rivolte a Comuni ed Enti pubblici e privati per il potenziamento della rete dei servizi per la prima infanzia, e per favorire la banca del tempo. Un utilizzo di risorse ammontanti a circa 3 milioni di euro, che corrisponde a un preciso impegno della Giunta per venire incontro alle esigenze delle mamme che lavorano e per la condivisione delle responsabilità familiari.

“L’attenzione nei confronti dei padri - ha sottolineato il presidente della Regione - è soltanto una delle novità che abbiamo voluto promuovere in questi mesi per tutelare la famiglia anche per quanto concerne l’ambito lavorativo. La società complessa di oggi impone infatti misure ed interventi nuovi, che siano al passo coi tempi e con le reali esigenze dei cittadini piemontesi. Il mondo del lavoro è cambiato molto negli ultimi decenni, quindi è giusto che si propongano nuove forme di sostegno a quell’istituzione per noi importantissima che è la famiglia”.

I relativi bandi sono stati già pubblicati e scadranno a fine agosto. Solo quello per i neopadri resterà aperto fino al 31 dicembre 2011
. Una vasta campagna informativa accompagnerà le nuove misure. Accattivanti le locandine rivolte ai neopadri, che presentano la fotografia di un giovane che tiene il biberon come una pistola, accanto alla scritta 'Missione possibile'.

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