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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Autorizzato il piano industriale Gtt: gli obiettivi e le linee guida

La sindaca: "Abbiamo salvato l'azienda e ora inizierà il suo rilancio"

L’Assemblea dei soci GTT, alla presenza dei rappresentanti di Fct, la holding finanziaria del Comune di Torino che controlla il 100% delle azioni GTT, ha autorizzato il piano industriale GTT per i prossimi anni (dal 2018 al 2021). Lo scorso 2 gennaio il Piano era stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Gtt, riunito sotto la Presidenza di Walter Ceresa.

“Il piano è stato redatto – si legge in una nota - per un rilancio di Gtt attraverso la creazione di una situazione finanziaria stabile che permetta un miglioramento della gestione industriale, avendo come obiettivo principale la crescita dei livelli di efficienza e di qualità del servizio per i cittadini”. 

La sindaca di Torino Chiara Appendino ha commentato: “Abbiamo salvato l'azienda e ora inizierà il suo rilancio.  A partire dalla fine di quest'anno arriveranno sulle strade della Città di Torino nuovi bus ecologici, 471 entro la prossima estate. Nel 2021 arriveranno 40 nuovi tram, totalmente accessibili. Ringrazio per questo risultato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Piemonte, GTT Gruppo Torinese Trasporti, i suoi lavoratori e tutti coloro che hanno collaborato a questo risultato. Non è stato facile ma ce l'abbiamo fatta. Che il trasporto pubblico di Torino torni ad essere un motivo di orgoglio per tutti i torinesi”.

Poi, sulla pagina Facebook della prima cittadina, è comparso un video dal titolo “Il rilancio di #GTT spiegato in un minuto”.

Il piano industriale, le linee guida:

•   interventi di razionalizzazione della rete di trasporto pubblico e una rivisitazione della politica tariffaria;
•   un maggiore utilizzo dei subaffidamenti a vettori esterni, soprattutto sulle linee suburbane.
•   una diversa gestione del settore manutenzione bus, anche attraverso interventi da attuare in contemporanea all’acquisto di nuovi mezzi, peraltro necessari per ridurre l’età media del parco circolante. 
Tali azioni consentiranno un miglioramento del rapporto tra costi operativi e ricavi e libereranno risorse per gli interventi sul personale con l’impegno ad attuare tutte le azioni possibili per l’utilizzo di strumenti non traumatici.

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