Obi annuncia la chiusura del punto vendita di Rivalta di Torino, i sindacati: "A rischio il futuro di 27 famiglie"

L'intenzione è quella di chiudere definitivamente il punto vendita di Rivalta di Torino entro il primo semestre 2024. Nel mese di luglio Obi Italia Srl ha comunicato la notizia ai propri dipendenti e alle organizzazioni sindacali. A inizio settembre Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno incontrato l’azienda che ha prospettato ai 27 dipendenti coinvolti una possibile ricollocazione presso il punto vendita di La Spezia (di prossima apertura) e solo qualche opportunità nei punti vendita presenti in Piemonte. Nel dettaglio, sarebbero 4/5 i lavoratori che potrebbero essere trasferiti ad Asti, invece per 21/22 persone la prospettiva sarebbe La Spezia. 

"Riteniamo irricevibile una simile proposta, anche solo ipotizzare un trasferimento delle lavoratrici e dei lavoratori a queste distanze. Se questa à l'unica possibile offerta dell'azienda, si mette a rischio il futuro di 27 famiglie", spiegano Giuseppina D'Agostino, Marilena Rocco e Bernardo Balducci rispettivamente funzionari della Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

I lavoratori dell’Obi di Rivalta di Torino sono persone con un’età media superiore a 40 anni e tra di loro ci sono 14 donne e 13 uomini. Le organizzazioni sindacali intendono fare tutto il possibile per trovare soluzioni che possano salvaguardare il posto di lavoro e il salario di tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Inoltre vogliono incontrare nuovamente l’azienda per capire se nei punti vendita del Piemonte (Asti, Cuneo, Novara e Romagnano Sesia) possano trovare spazio i lavoratori di Rivalta di Torino.

Il 19 settembre, dopo aver ascoltato i diretti interessati in assemblea, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno incontrato il Sindaco e l'Assessore al Lavoro del Comune di Rivalta di Torino: "II coinvolgimento delle istituzioni locali è stato utile e riteniamo importante la disponibilità del Sindaco a rendersi parte attiva in questa vertenza".