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Economia

Gruppo Iren, in arrivo modifiche allo statuto e ai patti tra soci

Per il Comune di Torino sarà possibile nel corso dell’anno cedere fino a 21 milioni di azioni per un valore di circa 70 milioni di euro

Su proposta del Sindaco, Piero Fassino, e dell'assessora alle aziende partecipate, Giuliana Tedesco, il Consiglio comunale ha approvato con 21 voti favorevoli e tre contrari, la delibera che ridefinisce i vincoli statutari in materia di controllo pubblico e i patti parasociali tra i soci pubblici della multiutility, Iren Spa. Tra le novità più rilevanti quella che introduce modifiche ai patti parasociali “volte a permettere ai Soci Pubblici di mantenere il controllo di diritto della società, avendo allo stesso tempo la possibilità di dismettere parte delle proprie azioni in caso di necessità”.

Ciò permetterà, analogamente a quanto già fatto in Italia da altre società, di attribuire a ciascuna azione fino a un massimo di due voti. Si tratta del “voto maggiorato”, che permetterà ai Comuni di avere la maggioranza dei diritti di voto, senza dover mantenere la maggioranza del capitale. “La titolarità da parte dei Soci Pubblici del 40% del capitale sociale della Società – prevede l’atto -  sarà sufficiente a garantire ai medesimi il 50% più uno dei diritti di voto.

“Il voto maggiorato – ha spiegato Tedesco -, favorirà la partecipazione degli azionisti, anche di minoranza, che abbiano espresso fiducia nel tempo in Iren (occorre detenere le azioni da almeno 24 mesi ed essere iscritti in un elenco che sarà istituito ad hoc), coinvolgendoli nelle scelte strategiche di medio-lungo periodo”. In ragione di questa modifica per il Comune di Torino sarà possibile nel corso dell’anno cedere fino a 21 milioni di azioni per un valore di circa 70 milioni di euro. Inoltre viene data, in parallelo, delega al consiglio di amministrazione di Iren “ad aumentare entro tre anni e fino al 3% il capitale sociale con esclusione del diritto di opzione”.

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