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Economia Mirafiori Nord

Fiat, istituzioni, Cisl e Uil chiedono: "Accelerare su Fabbrica Italia"

Fim e Uil chiedono alla Fiat di fissare in tempi rapidi un incontro sul piano industriale per Mirafiori e di accelerare nell'attuazione di Fabbrica Italia

E' stato fatto il punto della situazione sulla Fiat dalla Cisl e Uil. E' emersa la richiesta unanime di far fissare all'azienda un incontro sul piano industriale per Mirafiori e di accelerare nell'attuazione di Fabbrica Italia. "Le modifiche al piano Fabbrica Italia possono essere necessarie a causa della continua evoluzione dei mercati - spiega Maurizio Peverati, segretario generale della Uil Piemonte - ma le notizie devono essere comunicate a un tavolo sindacale. Noi dobbiamo spiegare ai lavoratori che c'é un progetto e un investimento, ma dobbiamo avere certezze per poter dire che il 2012 sarà un anno difficilissimo, ma dopo ci sarà il sereno".

"L'aggiornamento del piano - afferma Claudio Chiarle, segretario generale della Fim torinese - dà continuità all'accordo firmato il 23 dicembre. Il fatto che a Mirafiori si facciano la Mito e i suoi restyling permetterà di caratterizzarlo come stabilimento del marchio Alfa Romeo. Inoltre avremo due linee e questo è positivo perché un monoprodotto rende più difficile affrontare la crisi. Abbiamo però bisogno di discutere con l'azienda su come superare il 2012, ad esempio valutare se si può prorogare la produzione di qualche modello".

Nell'incontro organizzato da Cisl e Uil erano presenti anche il vicesindaco di Torino, Tom Dealessandri, gli assessori al Lavoro della Regione, Claudia Porchietto e della Provincia, Carlo Chiama, il presidente dell'Associazione Dirigenti Fiat, Nevio Di Giusto. Polemica la Fsmic, i cui delegati erano stati invitati all'incontro. "Con rammarico - afferma il segretario generale, Roberto Di Maulo - rilevo che questa iniziativa parte in modo parziale perché non coinvolge allo stesso livello tutte le organizzazioni sindacali che hanno costruito gli accordi di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco. La Fismic-Confsal non può essere considerata un'ospite in quanto ha promosso, per prima e meglio di altri, gli accordi che stanno permettendo il salvataggio, la continuità e il futuro del comparto".

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