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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Fiat: dal primo gennaio 2012 disdetti tutti gli accordi sindacali

L'annuncio arriva da una lettera inviata dall'azienda automobilistica torinese ai sindacati. La Fiat, si legge, si rende comunque disponibile "a promuovere incontri per finalizzare e valutare le conseguenze del recesso"

Si è appreso da fonti sindacali che la Fiat ha disdetto, a partire dal primo gennaio 2012, tutti gli accordi sindacali vigenti e "ogni altro impegno derivante da prassi collettive in atto" in tutti gli stabilimenti automobilistici italiani. L'azienda automobilistica torinese ha scritto una lettera in cui si rende comunque disponibile "a promuovere incontri per finalizzare e valutare le conseguenze del recesso" e "alla eventuale predisposizione di nuove intese collettive".

Il segretario generale della Fismic, sindacato autonomo, ha subito commentato dicendo che "entro il 31 dicembre bisogna realizzare il contratto auto. Era già un impegno, ore è urgente e pressante".

Dello stesso avviso di urgenza è anche Rocco Palombella, segretario generale della Uilm. "Chiederemo subito un incontro all'azienda per verificare gli effetti del recesso e con l'obiettivo di continuare ad assicurare ai lavoratori gli stessi trattamenti economici, anzi possibilmente migliorandoli, senza mettere in discussione i diritti". "E' un fatto grave - continua Palombella - e ci preoccupa alla luce di una situazione economica molto delicata con l'aumento della cassa integrazione, non aiuta le parti a ritrovare un clima positivo"

Dal mondo della politica si leva la voce del leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro: "Con la disdetta di tutti gli accordi sindacali la Fiat chiude il cerchio, annunciando di fatto l'abbandono del nostro Paese, individuando nei lavoratori il capro espiatorio. Sui dipendenti è stata scaricata l'incapacità di fabbricare automobili innovative, ad alto valore aggiunto e di venderle sul mercato".

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