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De Tomaso, i lavoratori aggrediscono Rossignolo: è bufera

Sono senza stipendio da 5 mesi gli operai dello stabilimento di Grugliasco. L'asssessore regionale Claudia Porchietto: "Comprendiamo l'esasperazione ma non si può giustificare la violenza"

Alcune decine di lavoratori della De Tomaso di Grugliasco, che da mesi non ricevono gli stipendi,  hanno aggredito a Torino ieri pomeriggio Gian Mario Rossignolo, presidente dell'azienda, davanti all'assessorato al Lavoro della Regione Piemonte. Rossignolo è stato rincorso e insultato.

In sua difesa è intervenuta la polizia che lo ha scortato fino alla nuova vettura Deauville a bordo della quale aveva raggiunto la Regione. Alcuni lavoratori hanno preso a calci la vettura. A Rossignolo è stato chiesto di pagare gli stipendi, in ritardo per il quinto mese consecutivo. Si è conclusa infatti con un nulla di fatto la trattativa per la De Tomaso.

Oggi si riunirà un tavolo tecnico con il compito di risolvere le questioni legate alla mancanza di liquidità dell'azienda che stanno causando l'empasse e che ritarderanno, per altre settimane, la partenza dei corsi di formazione. Secondo quanto si è appreso, la De Tomaso da un lato non è in grado di ottenere le polizze assicurative per la copertura della fideiussione necessaria per incassare il contributo Ue per la formazione (pari a 20 milioni di euro) e, dall'altro, al bando regionale per la formazione hanno partecipato nove aziende, il che ha ridotto la disponibilità economica per la formazione messa a disposizione dal governo del Piemonte.

La ragione per cui l'azienda non riesce ad ottenere la copertura assicurativa è legata al ritardo nel pagamento dell'ultima rata di affitto per lo stabilimento di Grugliasco (di proprietà di Finpiemonte), il che ha fatto partire una segnalazione che impedisce ulteriori garanzie assicurative per i finanziamenti. Domani i tecnici degli assessorati al Lavoro e alle Attività Produttive cercheranno una soluzione a questo problema. Per quanto riguarda gli anticipi della cassa integrazione ai circa 900 lavoratori, la situazione al momento resta bloccata. Sempre domani i lavoratori torneranno a manifestare. Si sono dati appuntamento in piazza Castello, a Torino, per le 9. A quanto pare, manifesteranno anche sotto il vicino municipio di Torino per chiedere l'intervento del neo sindaco, Piero Fassino.

Rossignolo si sarebbe sfogato con i suoi collaboratori al termine della convulsa giornata. "In queste condizioni non si può andare avanti. In questo paese sono enormi le difficioltà per chi vuole investire. Ha ragione Marchionne".

"Comprendiamo l'esasperazione dei lavoratori ma questo non può in alcun modo giustificare atti di violenza". E' il commento di Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro e Formazione Professionale, e di Massimo Giordano, assessore regionale all'Industria e allo Sviluppo, all'aggressione a Rossignolo. "La situazione De Tomaso - affermano i due componenti della Giunta Cota - è una questione tecnicamente complessa che necessità della massima tranquillità delle parti per poter raggiungere una soluzione positiva. Atti come quelli avvenuti oggi sicuramente non aiutano a lavorare serenamente".

Fonte: Ansa

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