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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Un anno nero per l'artigianato piemontese: cessate oltre 9mila imprese

A far luce sui dati, la Camera di commercio

Non è stato un buon anno per l'artigianato piemontese. A rivelarlo l'analisi dei dati della Camera di commercio. Se le imprese piemontesi hanno registrato complessivamente, nel periodo gennaio-dicembre 2017, un tasso di crescita lievemente negativo (-0,22%), il comparto artigiano ha purtroppo evidenziato una flessione più importante della propria base imprenditoriale (-1,09%). Un tasso - che si riferisce al bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni - inferiore rispetto al -1,16% registrato nel 2016 e peggiore rispetto al risultato medio nazionale del 2017 (-0,85%).

Un saldo negativo

Le imprese artigiane nate complessivamente sul territorio piemontese nel corso del 2017 sono state 8.013. Al netto delle 9.349 cessazioni, il saldo appare negativo (-1.336 unità), dinamica che porta a 119.809 lo stock di imprese artigiane complessivamente registrate a fine dicembre 2017 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi.

“Il tessuto artigiano piemontese continua a soffrire - dichiara Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte -, mostrando fragilità in tutti i territori provinciali e nei tradizionali settori produttivi. Le imprese artigiane sono tipicamente di piccole dimensioni e poco strutturate e hanno quindi più bisogno di servizi di accompagnamento all’imprenditorialità. Sburocratizzazione e innovazione sono gli strumenti, primi fra tutti, su cui stiamo puntando grazie ai Punti Impresa Digitale presenti presso le Camere di commercio, per dare fiducia alle imprese artigiane e permettere loro di crescere e competere”.

Nel 2017, le criticità maggiori si sono riscontrate a Alessandria (-2,14%) e Biella (-1,96%). Flessioni più intense della media regionale caratterizzano anche Vercelli (-1,45%). Registrano un dato migliore di quello piemontese, ma pur sempre negativo, le altre realtà provinciali: Torino -1,04%, Verbania -0,99%, Cuneo -0,88%, Asti -0,66% e Novara -0,25%.

Dati negativi anche per l'edilizia

A livello settoriale il primo comparto per numerosità di imprese artigiane si conferma, anche nel 2017, quello edile, con il 41,8% delle realtà imprenditoriali artigiane piemontesi. Questo settore registra nuovamente un dato pesantemente negativo (-1,78%), sebbene migliore rispetto a quello evidenziato nel 2016 (-2,19%).

L’industria in senso stretto, con il 22,1% delle imprese artigiane della regione, mostra un tasso di variazione annuo dello stock pari a -1,54% in linea con l’anno precedente, seguita dal turismo (-1,34%). Le altre realtà artigiane realizzano, invece, risultati positivi, seppur debolmente: gli altri servizi registrano un tasso di crescita pari al +0,08%, migliori i dati del commercio (+0,25%) e dell’agricoltura che, a differenza di quanto avvenuto nel 2016, segna una crescita del +1,84%. Le imprese artigiane, che come presenza risultano più forti sul territorio piemontese, rispetto ad altre regioni, costituiscono una fetta importante del tessuto produttivo regionale e nazionale. Le oltre 119mila aziende presenti in Piemonte rappresentano circa il 28% delle imprese totali del paese.

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