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Economia

Ex Bertone, Cremaschi: "Marchionne smonta la Fiat e la Costituzione"

L'ad non ha intenzione di aspettare ancora a lungo per l'accordo a Grugliasco. Ma la Fiom non indietreggia: "La Fiat sta cancellando contratti nazionali e diritti costituzionali dei lavoratori"

Alla ex Bertone si avvicina il momento delle scelte, delle decisioni, del sì o del no all'accordo proposto dalla Fiat. La Fiom si ritrova quasi con le spalle al muro. Giorgio Cremaschi, presidente del Comitato Centrale della Fiom, non risparmia critiche alla strategia di Sergio Marchionne. "L'ad con le sue scelte imprenditoriali - dice Cremaschi - smonta la Fiat e la Costituzione quasi contemporaneamente. La sua brutalità evidenzia l'infinita debolezza e subalternità della politica e delle istituzioni".

"Anche a Torino, di fronte a una Fiat che cancella contratti nazionali e diritti costituzionali dei lavoratori e, nello stesso tempo, si prepara a togliere a Torino la sua funzione strategica del gruppo a favore di Detroit, il ruolo di Chiamparino, Cota e di tutte le istituzioni torinesi, è sembrato quello di pappagallini sulle spalle di Marchionne. Sono stati capaci solo di ripetere ai lavoratori che dovevano accettare quello che, per sua bontà, la Fiat offriva.

L'investimento previsto dal piano Fiat per il rilancio delle Officine Automobilistiche Grugliasco è di 500 milioni di euro per produrre un nuovo modello Maserati.  Ma il Lingotto "pretende" che il nuovo contratto sia firmato da tutti i sindacati, Fiom compresa, come a Pomigliano prima e Mirafiroi poi.

Fonte: Ansa

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