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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Volpiano

Comital-Lamalù, l'accordo con i cinesi rischia di saltare: assumeranno solo la metà dei dipendenti

L'assessora al Lavoro: "Proposta inaccettabile"

Si allontana la possibilità di un investimento cinese per la Comital-Lamalù di Volpiano. Ieri, martedì 10 dicembre, negli uffici della Regione Piemonte di via Magenta a Torino, si è svolto l'incontro sulla situazione delle aziende tra organizzazioni sindacali, curatori fallimentari e i rappresentanti del gruppo cinese Dingsheng interessato all'acquisto degli stabilimenti di Volpiano, alla presenza dell'assessora al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino e del sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne.

Dingsheng ha ribadito, come condizione per concludere l'acquisto, la volontà di riassumere, in più fasi, al massimo la metà dei 116 dipendenti attualmente in carico a Comital e Lamalu. Una proposta che è stata respinta dai rappresentanti sindacali e dichiarata "inaccettabile" dall'assessora regionale al Lavoro Elena Chiorino, e la riunione si è così conclusa senza alcun accordo. "C’è un limite a tutto - ha detto Chiorino - l’Italia e il Piemonte non possono accettare ricatti. Non comprendiamo né la ragione ‘culturale’ che impedisce agli investitori cinesi di accettare di chiedere gli ammortizzatori sociali e nemmeno il rifiuto dei curatori di una proroga”.

"Ora la situazione è complicata, perché da una parte vi è una proposta che oggettivamente è difficile da accettare - ha commentato il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne - ma che vede la possibilità per il 50 per cento dei dipendenti di avere un contratto di lavoro, in varie fasi, ed eventualmente anche per gli altri nel percorso successivo, e la Naspi per chi non verrà assunto. L'alternativa è nessuna soluzione, perché si prevede il ritiro dell'offerta e la chiusura di tutto".

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