Abbigliamento, il brand lo lancia il cliente che diventa imprenditore
Con la startup "42 creative" di Torino ogni utente crea la propria grafica e guadagna sui capi venduti
“42 creative nasce per consentire alle persone di esprimere il proprio messaggio attraverso l’abbigliamento e sentirsi libere dalle mode e dai cliché imposti dai grandi marchi. Anziché creare per modelli stereotipati di persone, la startup crea per i concetti che i clienti vogliono trasmettere: questa è l’innovazione. Le aziende si preoccupano di creare capi di abbigliamento per un’etichetta ma i messaggi da trasmettere, le linee, le decidono le aziende stesse”, si legge su fortytwocreative.com, la piattaforma di e-commerce con la quale verrà compiuto il primo passo.
Simone, l'ideatore del progetto, non nasconde le ambizioni con le quali parte la startup: “Il nostro obiettivo è costruire la rete di vendita più grande mai esistita”. La road map prevista è serrata: partenza della piattaforma online in settimana, l'apertura del primo punto vendita in Italia nel 2017, l'inaugurazione del primo showroom all'estero (Miami, Toronto, Montecarlo o Londra) nel 2018 e il lancio di una linea in collaborazione con un grande artista internazionale entro il 2019. “Fortytwo”, cioè 42, numero che gli startupper torinesi hanno inserito nella denominazione della loro impresa, è il nome più utilizzato per creare startup nella Silicon Valley, area metropolitana della Baia di San Francisco, negli Stati Uniti, dove abitano Apple, Facebook, Google, Amazon, Microsoft e molti altri big ad altissima tecnologia.
“42 creative” è un marchio che attualmente è di proprietà della web agency “V.r. Service” di Vito Rotunno, presto diventerà una Ltd. (cioè una compagnia privata a responsabilità limitata), che metterà in società tutti gli ideatori, i quali inizieranno da Torino ma, se riusciranno a mettere in piedi “la più grande rete di vendita mai esistita”, un passaggio nella Silicon Valley che li ha ispirati dovranno farlo.