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Economia

"La chiusura dell'Ilva avrà conseguenze devastanti per il Piemonte"

Sono a rischio 1.000 lavoratori (186 a Racconigi, 800 a Novi Ligure) oggi impegnati nel settore della trasformazione siderurgica. Il sindaco di Novi Ligure scrive a Monti

La chiusura dell'Ilva di Taranto rischia avere conseguenze devastanti per il tessuto industriale delle province di Cuneo e Alessandria. Sono a rischio 1.000 lavoratori (186 a Racconigi, 800 a Novi Ligure) oggi impegnati nel settore della trasformazione siderurgica". Lo afferma Gianfranco Verdini della Uilm Piemonte che sollecita "un decreto urgente per definire Taranto area di interesse nazionale al fine di salvaguardare anche i siti piemontesi".

Lorenzo Robbiano, il sindaco di Novi Ligure, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio, Mario Monti, in cui parla di "atto di estrema gravità" ed esprime, a nome di tutto il consiglio comunale, grande preoccupazione.

"La chiusura degli stabilimenti - osserva in una nota - mette in crisi migliaia di famiglie che traggono il loro sostentamento dal lavoro presso queste aziende e del relativo indotto in un settore che è strategico per il nostro Paese". Negli stabilimenti piemontesi sono in corso assemblee e presidi in vista dello sciopero siderurgico del 29 novembre, in concomitanza con l'incontro con il governo. (ANSA)

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