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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Grugliasco

Si chiude la vicenda Romi: salvi i 138 lavoratori ex Sandretto

Il gruppo brasiliano ha raggiunto un accordo con una cordata di imprenditori, guidata dalla belga Fotonike, che rileverà la ex Sandretto. I lavoratori della sede di Grugliasco saranno trasferiti nella sede di Pont Canavese

Sono salvi i 138 lavoratori della Romi. La cordata di imprenditori guidati dalla società belga Fotonike ha raggiunto un accordo per rilevare interamente la ex Sandretto, dando così un futuro ai dipendenti dei due stabilimenti di Grugliasco e Pont Canavese. A proposito di sedi, tutti i lavoratori saranno trasferiti nel Canavese, così come ipotizzato nei giorni scorsi.

L'accordo siglato dal gruppo brasiliano prevede un anno di cassa integrazione straordinaria per crisi, prorogabile per altri due per riorganizzazione.

Secondo quanto si è saputo, il marchio della Sandretto è stato acquisito dalla Finpiemonte, che lo ha ceduto a zero euro alla cordata fino al 2017. Entro una settimana saranno rese note le linee guida del piano industriale, che sarà presentato poi entro un mese. Quello che è già certo è che l'azienda tornerà a chiamarsi proprio Sandretto.

I lavoratori hanno esultato per l'esito della trattativa, seguita con trepidazione nelle sedi istituzionali della Regione. Con una maglietta bianca addosso con scritto "Uniti nella lotta, la Sandretto non si tocca", lo slogan che ripetono da oltre un anno e mezzo, hanno voluto ringraziare tutti coloro i quali si sono impegnati per far sì che non perdessero il posto di lavoro. "Si volta pagina - ha detto davanti a tutti l'operaio Leonardo Ciccomascolo -. Anche per noi è una scommessa, speriamo di vincerla. Dovremo vigilare Questa vicenda dimostra che se si lavora tutti insieme si possono ottenere dei risultati".

Implicata nella lunga e complicata vicenda anche la Regione. "Nonostante le premesse pessime siamo riusciti a raggiungere un risultato positivo - il commento del Governatore Roberto Cota -. Abbiamo lavorato tutti insieme e siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo di permettere a un'azienda di continuare a vivere". Dello stesso avviso anche l'assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto: "' un'operazione made in Piemonte. Andava avanti da un anno, ma la partita vera inizia oggi. E' l'anno zero".

Se da una parte ci sono state le istituzioni, dall'altra i sindacati hanno seguito e combattuto per ottenere questo risultato. "Ora bisognerà vigilare sul piano industriale - dice Vittorio De Martino della Fiom Piemonte -. Grazie all'impegno dei lavoratori abbiamo evitato un'azione di macelleria sociale.

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