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Economia Centro / Via Giovanni Giolitti, 16

"Arriva a Torino l’hambuger più schifoso di Milano": pochi giorni all’apertura del fast food

L'intervista a Simone Ciaruffoli, CEO di Burgez

“Finalmente l’hambuger più schifoso di Milano arriva a Torino”. Non lo diciamo noi, ma quelli di Burgez che omaggeranno i clienti torinesi con una t-shirt 'schifosa' il giorno dell’apertura del fast food di via Giolitti 16. “Serve del coraggio e quando hai coraggio ciò che comunichi è sempre percepito come vero, diretto e vero. Inizialmente i clienti/utenti non reagivano bene, ora che ci conoscono reagiscono molto meglio. E forse questo non è positivo”. È Simone Ciaruffoli, CEO di Burgez (che si definisce “il primo fast food di fascia alta in Italia”), a introdurci nella comunicazione dell’azienda che è improntata su messaggi molto diretti ai quali i milanesi sono abituati da tempo, vista la numerosa presenza di fast food sul territorio locale.

Sul perché di questa scelta aggiunge: “Credo che la comunicazione e il marketing degli ultimi venti anni siano rimasti sulle loro posizioni, le stesse che avevano quando non esisteva il web. C’è un gap enorme tra le potenzialità odierne e ciò che se ne fa di queste potenzialità. Le grandi aziende, non solo della ristorazione, sono pachidermi che hanno paura di fare anche solo un passo verso un tipo di comunicazione contemporanea. La contemporaneità dov’è? Basta guardare come si muove dal di là del suo computer un nerd ventenne, del suo menefreghismo sfacciato, della sua viziataggine imperante figlia di questi tempi, noi non facciamo altro che copiarlo. Il difficile è traslare la sua sfacciataggine impunita, da camerata disordinata, all’interno delle dinamiche e policy di un’azienda con tutte le sue responsabilità, questa è la sfida più grande”.  

Perché un’apertura a Torino

Svela Ciaruffoli: “Molto banalmente perché è una città molto grande, perché non è lontana da Milano, perché molti utenti torinesi non ci hanno mai nascosto il desiderio di avere un Burgez nella loro città, perché è bellissima e perché, personalmente, ce l’ho nel cuore da sempre”

Dove nasce il successo del prodotto di Burgez?

Ancora Ciaruffoli: “Credo che nasca soprattutto dal saper copiare molto bene fino a migliorare ciò che già (negli Stati Uniti) c’era. Penso infatti che nell’ambito ristorativo, al di là delle deprecabili gourmettizzazioni, non esista più di tanto la possibilità di sperimentare. La vera killer application del mondo ristorativo, la vera novità, risiede sempre, per quanto mi riguarda, nel migliorare ulteriormente ciò che già esiste. Esiste qualcosa di più innovativo del migliorare ancor di più la pizza migliore in città? Per me no”.

Essere differenti: la scelta del personale di Burgez

Differenti sempre, per scelta, anche nella scelta del personale: "Burgez non cerca ragazzi con esperienza, ma ragazzi simpatici, educati, gentili e sempre con il sorriso. L'esperienza si construisce, la gentilezza e la simpatia no. A Burgez interessano i ragazzi più simpatici e gentili del mondo e se pensi di essere una o uno di loro non esitare a scriverci e a farti conoscere. Vuoi essere una o uno dello staff di Burgez? Ti piacerebbe avere uno stipendio e divertirti mentre lavori? Sì? Bene, allora devi sapere che il cliente che vorrai servire...":

  • La prima volta entra da BURGEZ per la comunicazione o il passaparola.
  • La seconda volta torna per la qualità del burger.
  • La terza volta torna per l'educazione del personale.

Come nasce Burgez

La storia della nascita di Burgez viene svelata per intero sul sito dell'azienda. Riassumendo: "Sono i giorni in cui, secondo i Maya, finirà il mondo. Colui che 3 anni dopo sarebbe diventato l’ideatore e fondatore di Burgez, proprio in quei giorni è a New York per cambiare lavoro e vita. Ma un episodio, accaduto in strada, gli cambia la vita e lui impiega 10 secondi per decidere che non avrebbe dato seguito ai colloqui, seppur positivi, dei giorni precedenti. Decide di far crescere il 'sogno americano' in Italia e non in America. “Lo faccio!”, dice a se stesso. E come sapete, lo ha fatto!".

Simone Ciaruffoli CEO Burgez-2

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