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Cronaca

Violenza sulle donne, inaugurata la "panchina rossa" al Campus Luigi Einaudi

L'evento in occasione della Giornata internazionale contro la violenza. Nadia Conticelli, presidente della Circoscrizione Sei: "Senza le donne la società è più debole"

Due occhi grandi scrutano le persone che vi passano accanto, mentre il rosso simboleggia il sangue delle ferite, fisiche e non, che le donne vittime di maltrattamenti subiscono ogni giorno. E infine la scritta: "La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci", citazione del famoso scrittore russo Isaac Asimov. Sono questi i messaggi riportati sulla panchina rossa che questa mattina è stata inaugurata in un'aiuola del Campus Luigi Einaudi, nel giorno in cui si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L'installazione della panchina si inserisce all'interno del progetto "Panchine Rosse", nato nel 2014 e che oggi, mercoledì 25 novembre, ha vissuto al Campus un momento importante alla presenza, oltre che dei direttori di dipartimento dell'università, anche dei presidenti delle Circoscrizioni Sei e Sette e delle rappresentanze studentesche e sindacali. Nadia Conticelli, presidente della Circoscrizione Sei e ideatrice dell'iniziativa, ha così spiegato la scelta: "La panchina rappresenta il 'posto occupato' e il fatto che sia vuota simboleggia l'assenza della donna nella società, che senza di lei è una società più debole". Emanuele Durante, presidente della Circoscrizione Sette, ha ricordato come la lotta alla violenza sulle donne sia un tema da ricordare tutto l'anno: "E non solo il 25 novembre". 

Messaggi importanti sono arrivati anche dai direttori dei dipartimenti: Franco Revelli, di Economia e Statistica, ha ricordato come questo evento segua di pochi mesi l'inaugurazione, sempre al Campus, del viale dedicato a Ottavio Mai, attivista per i diritti omosessuali, mentre Franca Roncarolo, del dipartimento di Culture, Politiche e Società, ha detto che una panchina posizionata in un luogo pubblico e affollato come l'università significa ricordare a tutti che il problema della violenza sulle donne esiste e che non si può fare finta di niente. Infine la professoressa Laura Scomparin, di Giurisprudenza, ha letto le cifre, purtroppo ancora troppo alte, riguardanti le donne che in Italia e nel mondo hanno subito violenza nell'anno corrente.  

Al termine dell'inaugurazione si è voluto precisare che l'installazione della panchina rossa non sarà temporanea, bensì permanente. 

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