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Cronaca

Business delle videoslot manomesse, 150 apparecchiature sequestrate: evasione per 2 milioni di euro

Denunciato un imprenditore. Passati al setaccio esercizi commerciali, bar, sale giochi e sale scommesse

Videoslot manipolate, gioco d’azzardo e frode informatica. Accertata un’evasione fiscale per 2 milioni di euro, inflitte sanzioni per oltre un milione di euro, 150 videoslot illegali sequestrate. Infine è stato denunciato un imprenditore torinese che, stando alla ricostruzione dei finanzieri, gestiva il business delle slot “manomesse”.
 
È il bilancio di una vasta operazione della Guardia di Finanza in tutto il Torinese e non solo; coinvolte, nell’intervento, anche le province di Cuneo, Vercelli, Imperia. Il gestore, nel corso dei mesi, aveva realizzato un sistema di distribuzione delle slot “taroccate” capillare in tutta la provincia torinese e sconfinando nel Cuneese, Vercellese e nell’Imperiese.

La frode e le comunicazioni a “singhiozzo” relative agli incassi

Il meccanismo fraudolento scoperto dai Finanzieri del Gruppo Torino era semplice ma sofisticato allo stesso tempo: le schede inserite nello slot sequestrate erano state modificate ad hoc in modo da essere totalmente scollegate alla rete dei monopoli e, in tal modo, impossibilitate a comunicare al fisco gli introiti percepiti. In alcune circostanze, per non attirare le attenzioni delle forze di Polizia, gli apparecchi da divertimento erano stati ingegnosamente progettati per comunicare solamente a “singhiozzo” gli incassi, così da non far emergere anomalie sulle banche dati di controllo.  

Per stroncare la maxi frode i Finanzieri hanno passato al setaccio decine di esercizi commerciali, bar, sale giochi e sale scommesse appurando, attraverso alcune simulazioni di giocate l’inequivocabile mancato incremento dei contatori fiscali. Nel corso dell’intervento sono anche state identificate un centinaio di persone, molte delle quali già note alle forze dell’ordine.
 
 

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