Via Pianezza: la periferia abbandonata dalle politiche cittadine
Una delle strade più trafficate per chi proviene dalla cintura di Torino, via Pianezza, presenta enormi problematiche sociali, inevitabilmente derivate dall'abbandono e dal degrado in cui versa il quartiere
Degrado e abbandono. Sono queste le parole che meglio descrivono via Pianezza, uno dei tratti di strada più problematici di tutta Torino. Posta in un quartiere toccato da forti criticità come lo spaccio, la prostituzione e il vandalismo, appare come una “terra di nessuno” agli occhi dei numerosi automobilisti che ogni giorno attraversano la via, un’importante collegamento tra la cintura Ovest di Torino e il centro città.
Anche i cittadini, d’altronde, hanno espresso nel corso degli anni numerose lamentele. Vivere nella zona significa infatti affrontare quotidianamente situazioni difficili e spiacevoli. Nel tunnel della pista ciclabile, costantemente utilizzato da tossici, si trovano rifiuti di ogni genere e chiazze di sangue, se non addirittura, come fa notare un residente, “le brochures per l’uso di alcune droghe”. Un grosso pericolo per i residenti consiste poi nella microcriminalità, che porta spesso a furti negli appartamenti.
Il Consigliere Valerio Novo del PdL ha recentemente presentato un’interpellanza in sede di Consiglio circoscrizionale, proprio per porre l’accento sui problemi del quartiere e sulle paure dei residenti. “L’area di via Pianezza – ha dichiarato – è dimenticata dalle politiche locali. Chi ha lavorato sull’urbanistica del quartiere ha completamente tralasciato l’utilità pratica di ciò che stava creando: ci sono dei tratti irraggiungibili tramite strade, ed è lì che si concentra la criminalità”.
Sì perchè, a fronte dei numerosi casi specifici di cui ci si può lamentare, il problema principale è strutturale: la delinquenza si concentra sempre dove i provvedimenti sono più deboli, e più debole è il controllo sociale. In una zona come quella di via Pianezza, che attraversa Torino arrivando fino ai quartieri centrali, sono pressochè inesistenti situazioni comunitarie, le abitazioni sono arroccate dietro a dei muri – che pure, ci si lamenta, sono troppo bassi – e al di là di questo limite tra un quartiere “vissuto” e un quartiere “attraversato” si trovano quotidianamente crimine, spaccio e prostituzione, i cui protagonisti sono solitamente individui deboli e soli.
Via Pianezza non è un caso isolato di abbandono della periferia torinese. La vivibilità dei due quartieri che attraversa, Spina 3 e Vallette, risente proprio dell’inesistenza di politiche pensate per l’integrazione sociale nell’area ovest di Torino. Troppo spesso, in queste zone, si ha la sensazione di essere “lontani” dal centro, nonostante la vicinanza geografica.
