Mense universitarie, allargate dal basso verso l'alto tutte le fasce di reddito

Approvato il piano tariffario per l'accesso al servizio di ristorazione, abitativo e di residenzialità per l'anno accademico 2016/2017 proposto dall'EDiSU (Ente per il Diritto allo Studio Universitario): la Giunta regionale dà il via libero allo stanziamento di 4.710.000 euro. 

Per i servizi di ristorazione sono state allargate dal basso verso l'alto tutte le fasce di reddito: alla prima fascia da quest'anno potranno accedere gli studenti con un indicatore ISEE inferiore ai 23.000 euro; nell'anno accademico 2015/2016 alla prima fascia accedevano gli studenti con un indicatore inferiore ai 20.956,46 euro. Le tariffe per il servizio abitativo e residenziale rimangono invariate. 

“Il nostro obiettivo era quello di incrementare l’utilizzo delle mense universitarie e di andare incontro alle esigenze economiche dei ragazzi e delle ragazze in questo momento di crisi economica” - ha commentato Monica Cerutti, assessora regionale al Diritto allo Studio Universitario, che poi ha continuato – “Le fasce per le quali il pasto ha un prezzo più basso sono state ampliate e contemporaneamente si sono abbassate le tariffe di quasi tutte le altre fasce”. 

Uno studente con un ISEE di 20.000 euro lo scorso anno pagava il pasto intero 3,50 euro, quest’anno lo pagherà 2,50; uno studente con ISEE di 22.000 euro lo scorso anno pagava il pasto intero 4,00 euro, quest’anno lo pagherà 2,50; uno studente con ISEE di 24.000 euro lo scorso anno pagava il pasto intero 4,00 euro, quest’anno lo pagherà 3,20; uno studente con ISEE di 26.000 euro lo scorso anno pagava il pasto intero 4,50 euro, quest’anno lo pagherà 3,20; uno studente con ISEE di 34.000 euro lo scorso anno pagava il pasto intero 4,50 euro, quest’anno lo pagherà 3,90.