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Cronaca

Disservizi treni in Val di Susa, l'Uncem chiede l'intervento della Regione

Sindaci e operatori turistici insorgono contro i disagi causati ai passeggeri, proprio nel periodo estivo

"I treni in Val di Susa, sulla Canavesana e nelle Valli di Lanzo, non possono star fermi proprio in estate". La sospensione di alcuni collegamenti ferroviari, dovuta all'inizio di diversi cantieri, ha fatto insorgere anche l'Uncem (Unione Nazionale Comuni e Comunità Enti Montani). Il Presidente della delegazione piemontese Lido Riba e il Presidente nazionale Marco Bussone hanno chiesto un interessamento dell'Assessorato regionale ai Trasporti, dell'Agenzia regionale per la Mobilità e dei Parlamentari piemontesi affinché si possa risolvere questo problema che da alcune settimane - toccando proprio i mesi estivi di giugno, luglio, agosto, settembre - coinvolge le valli e le loro località, mete abitualmente battute dai vacanzieri e per le gite fuori porta.

Rimandare i lavori a settembre 

Uncem, insieme ai sindaci e agli operatori montani hanno espresso il loro disappunto, suggerendo anche di rimandare i lavori a inizio settembre, quando il "traffico" di pendolari e turisti non è ancora intenso ed è sicuramente minore rispetto ad agosto. 

I rallentamenti sulle linee e l'inserimento di bus sostitutivi provocano disagi e scoraggiano gli spostamenti. "Trenitalia e Gtt non possono abbandonare le valli alpine proprio nei mesi di maggior afflusso turistico - hanno dichiarato Riba e Bussone - . Grave che i treni rallentino, che siano inseriti pullman sostitutivi sulle linee, che si tolgano corse che potrebbero ridurre il già fortissimo traffico di turisti e residenti sulle strade delle valli. I treni della montagna, nei mesi estivi, vanno potenziati in particolare nei week end e nei giorni festivi, assolutamente non cancellati".

Incentivare il turismo con speciali "pacchetti"

Proprio nel periodo estivo, secondo l'Uncem, si dovrebbero creare "pacchetti" turistici, per chi sale nelle valli da Torino e dalla prima cintura urbana: "Con un serio programma di marketing, gestito con Atl, Unioni montane, Comuni commercianti e tour operator, si potrebbero avere importanti ricadute economiche per le Valli". 

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