Turin Islamic Forum, la finanza come opportunità e inclusione sociale
A Torino e provincia operano 12.500 imprenditori islamici e l'export con i paesi musulmani ha reso al Piemonte, nel 2015, 2,6 miliardi di euro
Tutto è pronto per la terza edizione del Turin Islamic Forum in programma il 6 e 7 marzo al Centro Congressi Torino Incontra.
L'evento, organizzato dal comune di Torino, dall'Università degli Studi, dalla Camera di Commercio e da Assaif - Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria - porterà sotto la Mole alcuni tra i più importanti protagonisti e conoscitori dell'economia e della finanza dei paesi arabo-islamici.
In questa due giorni si cercherà di fornire alle istituzioni e imprese piemontesi, italiane, europee e del mondo islamico, la possibilità di approfondire la conoscenza delle potenzialità e delle opportunità offerte, a Torino e in Piemonte, da settori dell'economia in espansione, per favorire investimenti e sviluppi del territorio.
"Il Piemonte nel 2015 - spiega Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di Commercio - ha esportato nei primi dieci paesi di finanza islamica, beni e servizi per 2,6 miliardi di euro con una crescita del 16,2% rispetto al 2014. È un mercato che continua a crescere con fabbisogni sempre nuovi".
Il primo paese di esportazione dei beni italiani - mezzi di trasporto, meccanica e prodotti alimentari - è la Turchia: nei primi nove mesi del 2016 qui sono state vendute il 68% delle merci, con un incremento del 18% rispetto all'anno precedente.
E anche se nel nostro paese non ci sono ancora banche che seguono dettami islamici, Vincenzo Ilotte ha un sogno: "Abbiamo da tempo sviluppato una serie di contatti con i paesi di origine islamica - ha spiegato - proprio per creare un ponte fra i due mondi e ciò che mi auguro è che presto a Torino possa aprire la prima banca islamica".
Solo in provincia di Torino operano 12.500 imprenditori islamici impegnati in diversi settori: dall'edilizia al turismo ai servizi. "Siamo alla terza edizione del Tief - ha detto la sindaca Chiara Appendino - e quando la nostra amministrazione si è insediata, abbiamo ritenuto che fosse opportuno proseguire in questa direzione e non solo: anche rilanciare l'evento. Quello che cerca di fare il Forum non è solo opportunità economica ma ci si vuole anche approcciare al tema della coesione sociale.
A Torino abbiamo una comunità di circa 50mila musulmani quindi le tematiche affrontate al Forum, interessano tutti. Questo è un evento di sistema - conclude la prima cittadina -: ci abbiamo lavorato tutti affinché la città possa crescere. Vogliamo fare in modo che queste relazioni diventino patrimonio della città stessa".