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Cronaca

Trattamenti sanitari obbligatori, confronto tra municipale e 118

Si sono incontrati il comandante della polizia municipale e il responsabile del servizio Emergenza Sanitaria Territoriale del 118. Tema diventato una priorità: le procedure di soccorso nei casi di pazienti psichiatrici

Dopo la morte di Andrea Soldi, avvenuta mercoledì 5 agosto dopo un trattamento sanitario obbligatorio (Tso) in piazzale Umbria e le indagini aperte con iscrizione nel registro degli indagati per tre civich e uno psichiatra, il comandante della polizia municipale di Torino e il responsabile del servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale del 118 si sono incontrati per esaminare le procedure di soccorso nei casi di pazienti psichiatrici.

“A Torino le procedure di soccorso sono conformi alle leggi”, è stato appurato nel corso dell’incontro. Ciononostante si è deciso di migliorare i protocolli in atto per garantire la massima tutela e la protezione dei pazienti per i quali si richiede il trattamento sanitario obbligatorio.

In caso di Tso è stata sottolineata la possibilità di una duplice possibilità di intervento. Da una parte la proposta di un primo medico convalidata da un secondo medico pubblico (di norma specialista in psichiatria) e formalizzata dall’Ordinanza del Sindaco e, dall’altra, lo stato di necessità che, talvolta, rende necessario il ricovero immediato in una struttura sanitaria a salvaguardia in primo luogo del paziente e/o a tutela delle persone a questo vicine. In questa ultima ipotesi la richiesta del sanitario proponente, avallata dalla descrizione dello stato di necessità, potrà trovare conferma dal secondo sanitario cui è demandato il compito di valutare la situazione all’interno della struttura ospedaliera a cui segue, di regola, l’ordinanza sindacale.

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