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Cronaca

Traffico illecito di rifiuti collegato con la mafia: arresti e sequestri

Gli scarti dei lavori pubblici dei settori stradale e ferroviario, provenienti da torinese, genovese e basso Piemonte, finivano nelle cave dell'alessandrino

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno scoperto un traffico illecito di rifiuti che sarebbe collegato con le grandi organizzazione della criminalità.

Il Tribunale di Torino ha disposto due arresti domiciliari e un obbligo di firma con un divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali. Gli indagati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura di Torino sono 95.

Sono stati sequestrati beni per circa 10 milioni di euro e l'accusa è che gli scarti di lavori pubblici, nei settori stradale e ferroviario, provenienti da torinese, genovese e basso Piemonte, finissero nelle cave e negli impianti dell'alessandrino. Proprio qui sono stati posti sotto sequestro diverse cave. Il danno erariale relativo all'omesso pagamento del tributo di discarica corrisponde a circa 1 milione di euro.

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