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Cronaca

Perde la funzionalità di metà cervello, ma torna a parlare due lingue

Lo straordinario caso di un ragazzo vittima di un incidente che, con la sua forza e caparbietà, riacquista l'uso della parola

La storia del ragazzo, oggi 26enne, seguito da un centro di recupero torinese è senza precedenti dal punto di vista scientifico.

Il giovane dopo un incidente stradale accaduto quando aveva 19 anni, con la sola funzionalità dell’emisfero destro e una grande forza di volontà, è tornato a parlare le due lingue che già conosceva, l’italiano e il rumeno. In sostanza con il cervello che funzionava a metà. Ogni essere umano ha due emisferi del cervello collegati tra loro, quello di sinistra e quello di destra. Quando si subisce un danno cerebrale nell'emisfero di sinistra il linguaggio subisce un importante deficit chiamato afasia, che porta ad una menomazione della parola. 

Il giovane ha subito il gravissimo trauma cranico encefalico e ha trascorso un lungo periodo di coma. Gli accertamenti al cervello rivelavano il danno: disintegrato totalmente l’emisfero di sinistra. La sua risonanza magnetica era impressionante: tutto nero nella parte di sinistra e tutto bianco, con le sue circonvallazioni, e perfettamente integro a destra. Il radiologo asseriva di non aver mai visto una cosa simile nella sua lunga carriera. Il giovane aveva perso totalmente la parola e non riusciva ad articolare nessun suono se non "auaw, oioi, eco, no...". 

Veniva dimesso dall'ospedale e proseguiva le cure con un programma giornaliero intensivo presso il centro Puzzle di Torino, diretto dalla professoressa Marina Zettin. Lunghe estenuanti ore di fisioterapia, logopedia, neuropsicologia cognitiva, piscina, allenamenti del cervello mantenuti da una volontà di ferro. Dopo due anni sorprende tutti: inizia a parlare con singole parole, sia in rumeno che in italiano. Stessa quantità, quasi gli stessi vocaboli. E dopo tre anni il suo linguaggio si arricchisce ancora e poi ancora, fino ad aver ritrovato dopo cinque anni le due lingue.

Miracolo? No, sicuramente la sua tenacia e quella della sua famiglia, che hanno lavorato per potersi pagare ambulanza e trasporti.

Ma il caso fa conoscere al mondo scientifico un aspetto ancora sconosciuto: il suo cervello di destra ha completamente copiato le due nuove lingue, mentre il sinistro è completamente fuori uso, non capta nulla.

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