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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Rivalta di Torino

Termovalorizzatore, precisazioni da parte del Comune di Rivalta

Nel nostro articolo sui nuovi limiti emissivi imposti al termovalorizzatore del Gerbido aveva preso parola il Comitato Locale di Controllo. Il Comune di Rivalta ha chiesto il diritto di replica, facendo alcune precisazioni

Il Comitato! Chi era costui? Si chiederebbe il buon Don Abbondio di manzoniana memoria.

Il pluricitato Comitato nell’articolo del 10 luglio non si riunisce dal gennaio 2014: il comune di Rivalta è stato l’unica componente istituzionale del Comitato Locale di Controllo (CLdC) a chiederne reiteratamente la convocazione: a voce, via mail, con lettera, con dichiarazioni rilasciate alla stampa senza mai ottenere altro che silenzio da parte dell’allora presidente Faienza, dell’allora Provincia in quanto Ente maggiore in grado tra i componenti, nonché degli altri sindaci cui è stato proposto di firmare un’autoconvocazione. A tutt’oggi non è in vista alcuna convocazione: tanto è vero che Rivalta ha autonomamente deciso di indire un’assemblea pubblica che si terrà il 20 luglio alle ore 21 nel salone del Mulino per informare i cittadini sullo stato di fatto e... di stallo del CLdC e soprattutto su tutti i tentativi falliti compiuti per ottenerne la convocazione.

A seguito di una riunione di sindaci, nel mese di marzo, sempre perorata dal comune di Rivalta, l’unico risultato ottenuto è stata una bozza di revisione del regolamento in cui si vorrebbe inserire la novità che le riunioni del comitato avvengono a porte chiuse!!

Ci siamo opposti a tale novità, nella convinzione che costituisca la negazione assoluta della trasparenza e dei percorsi di controllo democratico.

Mentre noi da tempo proponiamo un’apertura con l’inserimento, tra i componenti del CLdC, almeno dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste riconosciute oltre che dei comitati, ci si risponde con la proposta di chiudere le porte in faccia ai cittadini che non potrebbero più partecipare, neanche come uditori come è stato fino a che il CLdC si è riunito.

Ed ora leggiamo che esiste un “Comitato” che rilascia dichiarazioni, esprime valutazioni, si attribuisce meriti. (La modifica dei livelli emissivi era già prevista dall’autorizzazione integrata ambientale al termine dell’esercizio provvisorio. Esercizio provvisorio che per altro è stato punteggiato da non pochi incidenti di percorso).

Il comune di Rivalta, allo stato attuale delle cose, non si riconosce in alcuna dichiarazione che venga rilasciata a nome di un organismo che di fatto non esiste e che si sta tentando di svuotare di significato. Onestà intellettuale vorrebbe che almeno si desse spazio alle visioni diverse: il pensiero unico che domina le menti di coloro che obbediscono ai dettami di partito  non ci interessa e non ci può coinvolgere. Dunque chiediamo che con pari evidenza dell’articolo in oggetto si dia spazio all’informazione circa il fatto che il Comune di Rivalta non accetta di essere accomunato a dichiarazioni di qualunque tenore e contenuto che non siano state discusse e approvate dall’unanimità del CLdC, specie in una situazione, come quella descritta, in cui di fatto il CLdC non esiste.

Continueremo la nostra battaglia di democrazia affinché il Comitato Locale di Controllo previsto da atti ufficiali approvati in sedi istituzionali possa effettivamente svolgere il proprio ruolo.

Il Sindaco di Rivalta di Torino, Mauro Marinari

L’Assessore all’Ambiente del Comune di Rivalta di Torino, Gianna De Masi

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