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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Borgaro Torinese

Tentato rapimento a Borgaro: il padre del bambino si è inventato tutto

Dopo ore passate davanti ai carabinieri il padre del bambino di tre anni ha confessato di essersi inventato tutto. Non c'è stato nessun tentato rapimento e nessun inseguimento. Così come non c'è nessuna Renault 19

Nessun rapimento, nessun pugno in faccia e nessuna Renault 19. Alex Giarrizzo, l'operaio di 31 che aveva denunciato ai carabinieri di Caselle il tentato sequestro di suo figlio di appena tre anni durante la festa patronale di Borgaro Torinese, si è inventato tutto.

Lo ha confessato lui stesso ai militari in serata, dopo che la sua versione non aveva trovato una conferma tra i filmati visionati per ore alla ricerca di quell'uomo, "di sicuro un rom", che aveva tentato di portarsi via il figlio a bordo di un'autovettura parcheggiata in via Santa Cristina, all'interno della quale una donna aspettava con il motore acceso e pronta a darsi alla fuga.

Si è inventato tutto per giustificare l'aver perso di vista il bambino in mezzo alla folla. Addirittura ai militari dell'Arma aveva confessato di essere riuscito lui stesso a far desistere il malintenzionato grazie ad un pugno sferratogli in faccia. Cosa che invece non è mai avvenuta.

Sul posto erano intervenuti oltre ai carabinieri anche la polizia municipale e la protezione civile. Un ingente numero di agenti di forze dell'ordine per trovare quel presunto rapitore che avrebbe potuto colpire ancora. Nelle ore successive si era espresso anche il sindaco di Borgaro, Claudio Gambino, che aveva detto di voler fare chiarezza perché la vicenda era di quelle brutte per davvero.

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