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Cronaca Aurora / Corso Palermo

Ruba il cellulare e chiede del denaro per restituirlo, arrestato

All'appuntamento concordato con la vittima però, l'estorsore ha trovato ad aspettarlo anche gli agenti di polizia

Tentativo di estorsione questa mattina in corso Palermo. Erano appena le otto la vittima, un ventisettenne italiano, aveva appena consumato la sua colazione nel suo solito bar all'angolo con corso Brescia. Era alle prese con un problema con il suo nuovissimo Iphone quando a lui si è avvicinato un cittadino extracomunitario, a lui noto, poiché frequentatore abituale del medesimo bar, che nel proporsi per risolvere il guasto tecnico al cellulare, improvvisamente gliel'ha tolto dalle mani. 

Il finto intenditore di tecnologia si è quindi intascato l’Iphone, ha stracciato un pezzo di giornale dove ha annotato un recapito telefonico, e ha consegnato il “pizzino” alla vittima dicendogli che avrebbe restituito lo smartphone solo in cambio di 200 euro.

Si è poi allontanato tranquillamente, ignaro delle continue richieste di restituzione dell’oggetto da parte della vittima. Questa cortese richiesta di restituzione si è protratta per un pò quando lo straniero, un cittadino gabonese di 29 anni, ha minacciato di morte l’italiano qualora si fosse avvicinato ancora a lui. Quest’ultimo intimorito anche dalla prestanza fisica dello straniero ha deciso di rincasare e contattare il 113 per riferire l’accaduto.

Lo stesso è stato invitato dagli agenti a riprendere i contatti con l’estorsore e a concordare con lui il luogo dello scambio. Così in via Bra, luogo fissato per l’incontro, ad attendere lo straniero non si è presentata solo la vittima ma anche le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale.

Il gabonese, raggiunto l'uomo, alla vista degli agenti ha tentato di allontanarsi frettolosamente, ma era ormai troppo tardi. Fermato in flagranza di reato, l'extracomunitario è stato arrestato per tentata estorsione e indagato per falsa dichiarazione delle generalità. A suo carico sono emersi numerosi precedenti penali in materia di stupefacenti e inosservanze delle Leggi sull’Immigrazione.

Sotto i differenti alias è emersa un’interdizione dai Pubblici Uffici e un mandato di cattura per esecuzione di un Ordine di Carcerazione per espiare una pena di 2 anni, 7 mesi e 9 giorni di reclusione.

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