Tav, il ministro Delrio conferma i 112 milioni per le opere di compensazione
Il ministro dei Trasporti, durante l'incontro con i sindaci dell'Osservatorio, ha ribadito che i 32 milioni di stanziamento della delibera Cipe non erano che una tranche
"Le risorse per le opere di compensazione restano 112 milioni di euro come stabilito e saranno erogate nei termini previsti". Così il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, giunto questa mattina a Torino per un vertice bilaterale sulla Tav, ha tranquillizzato durante un incontro in Regione, i sindaci che fanno parte dell'Osservatorio tecnico della nuova linea ferroviaria.
Ha chiarito così che i 32 milioni di stanziamento indicati dalla delibera Cipe dello scorso 7 agosto, per cui si era sollevata la polemica, non sono che una tranche della somma totale. "Con i sindaci ci rivedremo tra 3 o 4 mesi - ha aggiunto - quando i progetti saranno più definiti e spero che ai prossimi incontri ci saranno anche gli amministratori che finora hanno scelto di non partecipare".
Durante in vertice bilaterale con il Sottosegretario di Stato francese con delega ai Trasporti, Alain Vidalies, si è ribadita l'intenzione dei due governi a voler proseguire nella realizzazione dell'opera ed è stata sottolineata la collaborazione tra i due paesi: "Nella cooperazione tra i paesi in Europa - ha precisato Delrio - c'è la soluzione per molti problemi: siamo un continente con 25 milioni di disoccupati e nella partenza dei cantieri c'è una delle risposte alla competitività del continente europeo".
Un concetto sposato anche da Vidalies che ha parlato di Tav come di un "corridoio strategico per tutta l'Europa". Un impegno comune per Italia e Francia che recentemente ha raggiunto un obiettivo importante con il cofinanziamento per l'opera di 800 milioni dall'UE, il 40% cioè della spesa complessiva di 2 miliardi che verranno spesi da qui al 2019. E nel 2018 verranno chiesti altri finanziamenti.
Il ministro italiano, insieme a Vidalies, ha poi incontrato i vertici di Telt, la società che gestisce incaricata di realizzare e gestire la Tav, prima di proseguire per la visita alla discenderia sul versante francese di Saint Martin La Porte, dove una parte della galleria è già stata terminata.
