Disabile stuprata nelle cantine: convalidato l'arresto dei tre aggressori

Accusati di aver stuprato una ragazza disabile nelle cantine dell’ex villaggio olimpico di via Giordano Bruno. E' stato convalidato nelle scorse ore l'arresto dei tre nordafricani incolpati di avere sequestrato e violentato una ventenne disabile psichica.

A deciderlo è il gup Luisa Ferracane che si era riservata la decisione. Gli accusati sono un somalo, un ghanese di 26 anni, che pochi mesi fa aveva chiesto asilo politico, e un nigeriano di 30 anni già espulso dall'Italia un anno fa. Tutti difesi dagli avvocati Marco Zani e Roberta Rossetti. Nell'udienza di convalida, però, non avrebbero risposto alla domande.

Il fattaccio, invece, è dello scorso 27 maggio quando si è sparsa la notizia dell’abuso ai danni di una 20enne. Secondo il racconto fornito dalla stessa vittima la giovane stava andando a scuola quando sul pullman si sarebbe imbattuta in alcuni ragazzi. Poi la scomparsa per un giorno e mezzo, l’avvio delle ricerche da parte della polizia.

Ma a ritrovarla è un amico che la incrocia per strada con alcuni ragazzi di colore che scappano all'improvviso. La ventenne, in stato confusionale, viene portata in ospedale. E in quel momento nasce il racconto dell’orrore: in tre l'avrebbero segregata e violentata a turno. Nel quartiere fomenta la rabbia e il gruppo di FdI organizza venerdì sera una fiaccolata di protesta per chiedere lo sgombero delle palazzine. Poi è il turno della Lega e del presidio davanti alla Questura.

Il Tribunale nei mesi scorsi aveva disposto lo sgombero degli edifici, ma il provvedimento non era mai stato eseguito. Poi l’annuncio del sindaco di Torino Piero Fassino: un presidio fisso delle forze dell'ordine nella zona. Ora l’attesa è per venerdì prossimo: in programma il Comitato provinciale per l'ordine pubblico, allargato a tutti i capigruppo comunali, per discutere della vicenda.