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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Ivrea

Gli ufficiali esclusi ritirano la richiesta di stop, lo storico Carnevale è pronto a partire

A ottobre la discussione sul numero chiuso

Già duramente provato dalle vicende relative alle presunte molestie del generale Alberto Bombonato (poi sollevato dall'incarico) alla vivandiera Federica Di Matteo (dimessasi proprio a causa del comportamento del primo), lo storico Carnevale di Ivrea si salva almeno dal rischio di sospensiva dopo il ricorso al Tar di undici ufficiali esclusi a causa del numero chiuso.

Mercoledì 5 febbraio 2020, davanti ai giudici amministrativi, questi ultimi hanno infatti annunciato la rinuncia all'urgenza ricorso (e quindi, di conseguenza, alla partecipazione alla manifestazione) "allo scopo di fare prevalere gli interessi del Carnevale e della città", come ha detto il loro legale Bruno Sarzotti.

La battaglia legale, però, non è finita. Evitato il rischio dello stop, il 7 ottobre 2020 si discuterà nel merito della loro esclusione e del numero chiuso, ritenuto illegittimo dai ricorrenti.

Soddisfatto l'avvocato Celere Spaziante, che ha rappresentato la Fondazione dello Storico Carnevale davanti ai giudici: "Visto che questa vertenza è stata sollevata da chi oggi dichiara di ritirarsi unicamente per amore del Carnevale - commenta -, è necessario fare chiarezza. La dichiarazione del legale di controparte, secondo la quale la rinuncia all’istanza di sospensiva sarebbe avvenuta nel solo interesse della Città di Ivrea e del Carnevale stride con la richiesta di anticipazione dei termini processuali per arrivare a discutere la sospensiva il 5 febbraio, cioè prima dell’inizio del Carnevale. La Fondazione ha adottato tutte le misure necessarie per dimostrare che non vi erano ragioni per opporsi al bando. Come dichiarato dallo stesso avvocato Sarzotti nel corso dell’udienza la decisione di ritirare la richiesta è avvenuta anche alla luce delle memorie difensive redatte dai legali della Fondazione, nelle quali è emersa con tutta evidenza che il bando contestato risponde alla necessità di salvaguardare la sicurezza delle persone che rappresentano le figure del Carnevale e chi assiste alla manifestazione. Altrettanto evidente il fatto che non vi sia stato alcun criterio discriminatorio nella selezione degli Ufficiali. Siamo pertanto certi che l’udienza del 7 ottobre confermerà nel merito la legittimità del bando".

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