Canile, l'assessora Giannuzzi: "Trasformiamolo da ricovero a luogo di cultura"
È scontro fra la giunta e l'Enpa che male ha incassato la sforbiciata ai contributi destinati alla struttura di via Germagnano
L'assessora all'Ambiente della città di Torino propone inoltre una nuova visione, superando la vecchia concezione del canile. Intraprendendo azioni di comunicazione più incisive, non limitate al solo fenomeno dell’aumento estivo degli abbandoni: ad esempio per favorire l’adozione di tipologie di cani “poco attraenti”, o per intervenire in zone dove l’abbandono è più frequente.
Una vera e propria azione sul piano dell’educazione all’affido e alla diffusione di una cultura del rispetto per gli animali che vivono in città, come i gatti delle colonie feline. " Concepire il canile quindi non più come un luogo di ricovero e cura - ha ribadito l'assessora -, bensì come luogo aperto alla cittadinanza, dove sviluppare cultura, buone pratiche e innovazione a vantaggio, ovviamente, dei nostri amici a quattro zampe. Invitiamo dunque l’Enpa a costruire con noi questo percorso e a uscire dal canile, superando la polemica e mettendosi in gioco nel comune interesse della costruzione di una città a misura di cani, gatti e altri animali, cittadini anch’essi con propri diritti”.